Pregnana, fiorista massacrata di botte: "La picchiava come una furia"

Il racconto del vicino della donna aggredita da un inquilino

Nicola Soldani, il vicino che ha evitato il peggio nella vecchia casa di corte

Nicola Soldani, il vicino che ha evitato il peggio nella vecchia casa di corte

Pregnana Milanese (Milanio), 24 maggio 2019 - "Ero in casa e ho sentito gridare aiuto, poi all’improvviso silenzio, o meglio dei mugugni. Ho intuito che era successo qualcosa nel negozio della fiorista e sono andato a vedere. Pensavo fosse caduta invece quando sono entrato dalla porta sul retro del negozio, lei era per terra in una pozza di sangue. Il suo aggressore era sopra di lei e la stava picchiando, era furioso. Gli ho detto di smettere, lui si è fermato, mi ha minacciato puntandomi il dito contro e dicendo “il prossimo sarai tu”, poi è tornato a casa sua".

Non si sente un eroe Nicola Soldani, il vicino di casa della fioraia di 44 anni che mercoledì sera è stata aggredita in modo violento, senza apparente motivo, da un altro vicino. È successo in uno dei vecchi cortili di via Roma al civico 74 nel centro storico di Pregnana Milanese. Qui ci sono una decina di appartamenti e il negozio della vittima. L’aggressore vive proprio sopra il negozio di fiori “Punto Verde”, in passato ha avuto litigi con quasi tutti i vicini di casa, con le invece - la donna vive a Lainate - non avrebbe mai avuto problemi. Erano le 17.30 quando l’aggressore di 57 anni è entrato nel negozio, prima un ceffone, poi i calci con le scarpe antinfortunische e i pugni, fino a spaccarle due costole e causarle un trauma cranico. Nicola, che vive proprio accanto al negozio, è stato il primo ad intervenire: "Non ho avuto paura, ho pensato solamente ad aiutare la fiorista. Lei mi ha chiesto di portarla al pronto soccorso, ma io ho chiamato ambulanza e carabinieri. Nell’attesa l’ho portata a casa mia, l’ho fatta sedere sul divano, era dolorante e le mancava il respiro per i calci ricevuti - continua - con un filo di voce mi ha raccontato che lui era entrato, le aveva dato uno schiaffo facendola cadere a terra e poi picchiata. Non riusciva a capire i motivi di quel gesto".

La sirena dell’ambulanza e la pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Legnano hanno allarmato tutti gli altri dirimpettai. I militari hanno ascoltato il racconto di Nicola, sono andati nell’appartamento dell’aggressore e l’hanno arrestato con l’accusa di violazione di domicilio e lesioni personali. "Il suo posto è in carcere», commenta residente. Ieri pomeriggio la paura per l’accaduto ha lasciato spazio alla voglia di giustizia, «faremo tutti insieme una denuncia contro quell’uomo, qui non lo vogliamo". Il sindaco pregnanese, Angelo Bosani, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità locale ha espresso la vicinanza alla vittima e ringraziato il cittadino che è intervenuto per difenderla. "Sarò felice di esprimere di persona questo ringraziamento. Non posso che condannare il gesto di violenza, gratuito e sempre ingiustificabile. Occorre che tutta la comunità respinga sempre e comunque ogni forma di violenza e aggressività, ponendo le basi per una cultura del reciproco rispetto e della mediazione dei conflitti anche personali.