Pogliano, raddoppia il controllo di vicinato

Succede nella frazione Bettolino, dove il successo dell'iniziativa fa nascere un altro gruppo

I protagonisti dell'iniziativa

I protagonisti dell'iniziativa

Pogliano Milanese (Milano), 12 febbraio 2018 - Il controllo del vicinato «raddoppia» le proprie forze nella frazione Bettolino di Pogliano Milanese. I residenti di via Boito, via Lainate, Liguria, Mascagni, Nerviano, Toscana e Umbria hanno infatti costituito un nuovo gruppo e nelle prossime settimane verranno installati i cartelli identificativi del progetto di sicurezza residenziale. «Si tratta di residenti che hanno dato la loro adesione nei mesi scorsi e per i quali siamo, finalmente, riusciti a costituire un gruppo nuovo, abbiamo già provveduto alla registrazione in Comune e presso l’Associazione Controllo del Vicinato», spiega Massimo Lavazza, referente poglianese del Cdv.

«Siamo soddisfatti - precisa poi - perchè questo è il secondo gruppo che viene costituito a Bettolino e ci da la conferma che sono sempre di più i residenti sensibili alle tematiche portate avanti dal progetto Controllo del Vicinato». Il nuovo gruppo ha già costituito la chat di zona «che è lo strumento attraverso il quale i residenti rimangono in contatto tra di loro, il loro referente e il gruppo di tutti i referenti di zona». Il progetto era partito già nel 2015 con un primo gruppo nelle via Pellico, via Borsellino, via Trieste, via Mazzini, via Allende, via Don Corti, via Garibaldi e via Menotti.

Il Comune fin dall’inizio aveva sostenuto il costo dei cartelli e la loro installazione, condividendone la «filosofia» di sicurezza partecipata da parte dei cittadini. In questi due anni e mezzo si è ampliato in altre zone del paese: «Il progetto funziona bene e la campagna di sensibilizzazione sull’importanza del Controllo del Vicinato non si ferma - continua Lavazza - anche di recente abbiamo avuto occasioni in cui i cittadini o i referenti hanno prontamente segnalato situazioni di percepito rischio». Situazioni che «sono, poi, state canalizzate verso il comando di Polizia Locale, che ci da sempre riscontro. Purtroppo assistiamo anche a cosiddette bufale che circolano in rete o nei vari social network». Queste bufale, purtroppo, qualche volta generano però allarmismi inutili. «E sta a noi - tiene a precisare proprio Lavazza - referenti o responsabili di zona, fare in modo si che non si diffondano notizie false», che finirebbero inevitabilmente per danneggiare la credibilità e l’operato di tutta l’operazione.