Omicidio Marilena Re, Clericò era capace di intendere e di volere

Lo ha stabilito la perizia psichiatrica disposta dal giudce

Vito Clericò, 65 anni, accusato dell’omicidio della promoter Marilena Rosa Re

Vito Clericò, 65 anni, accusato dell’omicidio della promoter Marilena Rosa Re

Garbagnate Milanese (Milano), 30 ottobre 2018 - Era capace di intendere e di volere al momento dei fatti, Vito Clericò, 65enne di Garbagnate Milanese in carcere dal settembre dello scorso anno e reo confesso per aver ucciso e decapitato la promoter di 58 anni Marilena Rosa Re, che viveva a Castellanza, seppellendo i resti in un orto e in un campo.

Lo ha stabilito la perizia affidata allo psichiatra Giacomo Mongodi e disposta dal gup di Milano Alessandra Simion nel processo con rito abbreviato. Il giudice, infatti, aveva accolto la richiesta dei difensori, i legali Daniela D'Emilio e Franco Rovetto, di processo abbreviato condizionato all'accertamento sulla capacità di intendere e di volere e ora la perizia depositata verrà discussa nell'udienza già fissata per il prossimo 8 novembre. In un'inchiesta parallela, intanto, sempre coordinata dal pm di Milano Rosaria Stagnaro, la moglie dell'omicida, Alba De Rosa, è indagata per occultamento e vilipendio di cadavere in concorso col marito. In questo nuovo filone nei mesi scorsi erano state rinvenute nuove tracce di sangue con il luminol nella villetta di Clericò e sua moglie. Gli inquirenti stanno, infatti, cercando di ricostruire se Marilena Rosa Re, che vantava un credito nei confronti della coppia, sia stata uccisa nell'abitazione dei due e quale ruolo abbia avuto la donna.