Rho, due panchine rosse contro la violenza di genere

In via Nazario Sauro vicino al commissariato di polizia e in via Meda accanto al centro antiviolenza Hara

La posa della panchina di fronte al commissariato

La posa della panchina di fronte al commissariato

Rho (Milano), 6 novembre 2018 - Due panchine rosse, una vicina al commissariato di Pubblica Sicurezza di Rho-Pero e una vicino al nuovo Centro Antiviolenza Hara, situato all’interno dell’auditorium di via Meda a Rho. Due panchine rosse per dire no alla violenza contro le donne sono state inaugurate lunedì  mattina proprio da chi si prende cura delle donne vittime di violenza, gli agenti del Commissariato e gli operatori del Centro Hara. Sulle panchine saranno posizionate delle targhette con i riferimenti del numero unico di emergenza 112 e il numero antiviolenza e stalking 1522.

Il progetto panchine rosse è stato avviato lo scorso 25 novembre 2017, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come percorso di sensibilizzazione sui temi del contrasto alla violenza contro le donne, «non potevano mancare le panchine rosse inaugurate da chi è tutti i giorni attivo contro la violenza», dichiara l’assessore a Piano Strategico, Promozione pari opportunità e conciliazione dei tempi, Sabina Tavecchia. L’inaugurazione della panchina di via Nazario Sauro, è stata l’occasione per il Commissariato per rinnovare un appello alle donne e tutti coloro che subiscono maltrattamenti o violenze in famiglia e non, di rivolgersi alla Polizia di Stato. «La violenza sulle donne ed i maltrattamenti in famiglia sono purtroppo un fenomeno presente su questo territorio, per questo motivo da qualche anno il Commissariato di Pubblica Sicurezza Rho Pero ha costituito una task force che si occupa di questi reati - fanno sapere dal commissariato rhodense - Possiamo dire con soddisfazione che tutti i casi, di cui ci siamo occupati, maltrattamenti o violenze in genere in famiglia, sono stati poi risolti con allontanamenti coatti dalla casa familiare, arresti e condanne».