Rho, reparto di Terapia intensiva neonatale retrocesso: battaglia persa

La Regione chiude il caso con una delibera

Il contributo per le famiglie

Il contributo per le famiglie

Rho (Milano), 20 novembre 2019 - Nero su bianco la delibera della giunta regionale XI/2395 dello scorso 11 novembre. Regione Lombardia ha scritto il destino della Terapia Intensiva Neonatale di Rho: declassata a sub-intensiva ovvero semplice patologia neonatale. Nonostante appelli, una raccolta firme su change.org sottoscritta da oltre 10.000 cittadini, proteste sui social e una lettera all’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, firmata da mamme e papà che hanno vissuto l’esperienza della nascita di un bambino prematuro, il reparto considerato uno dei fiori all’occhiello dell’Asst Rhodense, retrocede. Nella delibera avente come oggetto la riorganizzazione della rete regionale di assistenza materno-neonatale, la Tin rhodense è stata individuata tra quelle che a partire da gennaio 2020 verranno riconvertite. A Rho resteranno solo alcune culle di sub intensiva per neonati nati dopo la 32esima settimana di gestazione.

Tutti gli altri neonati nati prematuramente o con problemi respiratori andranno in altri centri. Quattordici quelli declassatii. Con quale metodo? In base a requisiti standard quali numero di letti, tasso di saturazione e bacino d’utenza. Come anno di riferimento la Regione ha scelto il 2017 quando Rho ha registrato un tasso di occupazione del 57,3%, molto basso rispetto alla media del 72,28%.