Omicidio della promoter Marilena Re, nuove tracce di sangue in casa di Clericò

Trovate grazie al 'luminol' nel bagno dell'abitazione e, in particolare, nella vasca, in una parte della doccia e in uno straccio

La villa dei coniugi Clericò a Garbagnate

La villa dei coniugi Clericò a Garbagnate

Garbagnate Milanese (Milano), 22 giugno 2018 - Novità sull'omicidio della promoter Marilena Rosa Re. Nuove tracce di sangue sono state scoperte nella casa di Vito Clericò, 65enne di Garbagnate Milanese in carcere dal settembre scorso, reo confesso, per aver ucciso e decapitato la 58enne, e di sua moglie Alba De Rosa, da poco indagata per occultamento e vilipendio di cadavere in concorso col marito.

Le tracce ematiche sono state rilevate con il 'luminol', sostanza chimica utilizzata dalla polizia scientifica, nell'ambito degli accertamenti «non ripetibili» disposti nei giorni scorsi dal pm di Milano Rosaria Stagnaro nella nuova inchiesta a carico della donna. Con queste ulteriori analisi, iniziate oggi nella villetta dei Clericò e affidate al genetista Giorgio Portera, consulente della Procura, anche alla presenza dei legali Daniela D'Emilio e Franco Rovetto, gli inquirenti puntano a capire se Re sia stata uccisa nell'abitazione dei Clericò e quale ruolo abbia avuto De Rosa. Gli investigatori hanno trovato anche due paia di guanti in lattice con tracce ematiche che, come le altre rinvenute, saranno analizzate per capire se siano riconducibili alla vittima.

Da quanto si è saputo, le nuove tracce ematiche, che non erano state individuate nei precedenti accertamenti nelle indagini a carico di Clericò, sono state trovate grazie al 'luminol' nel bagno dell'abitazione e, in particolare, nella vasca, in una parte della doccia e in uno straccio che era appoggiato vicino alla vasca. Inoltre, sono stati trovati dei pantaloni, probabilmente di Clericò, al cui interno c'erano due paia di guanti in lattice con altre tracce di sangue.  Ora il consulente della Procura dovrà stabilire se il sangue sia quello della promoter che viveva a Castellanza (Varese), che fu uccisa e decapitata la scorsa estate e i cui resti vennero trovati sepolti nell'orto della villetta e in un campo.

Mentre gli accertamenti non ripetibili proseguiranno probabilmente in un'altra giornata, anche per analizzare altre zone della casa, come il garage, dove erano già state rinvenute tracce ematiche, per il 16 luglio prossimo è fissata l'udienza davanti al gup per Clericò accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, dalle sevizie e dalla crudeltà e vilipendio e occultamento di cadavere. L'uomo era stato interrogato per la nona volta lo scorso 9 giugno, su sua richiesta, dal pm e aveva ribadito di aver ucciso da solo Marilena (che aveva prestato alla coppia 80 mila euro e sarebbe stata uccisa perché ne chiedeva la restituzione), scagionando totalmente sua moglie da qualsiasi responsabilità. Nel frattempo, per il 27 giugno prossimo il Tribunale del Riesame di Milano ha fissato l'udienza per discutere la richiesta di dissequestro della villetta presentata dai difensori.