Rho, Antonietta Migliorati aveva ospiti a cena la sera in cui è stata uccisa / FOTO

Anziana sgozzata, tra le ipotesi anche la pista passionale

I carabinieri in via Belvedere davanti alla casa della vittima  messa sotto sequestro

I carabinieri in via Belvedere davanti alla casa della vittima messa sotto sequestro

Rho, 20 agosto 2017 - «Arrosto per tre, lo voglio fare stasera, buono come lo faceva mio marito». Giovedì mattina Antonietta Migliorati, la donna di 73 anni sgozzata in casa sua a Rho, era stata ad acquistare la carne che avrebbe cucinato per tre: «per lei, il nipotino e la figlia o forse la nuora», ricorda Pierluigi Maggioni, il macellaio di fiducia di Antonietta, amico di vecchia data della donna, con la quale, insieme alla moglie, ogni domenica mattina dopo la messa della 10.30 beveva un caffè nel bar della piazza. «Ta dò ‘l capel da pret», («Ti do un pezzo di cappello del prete»), le aveva risposto quella mattina in dialetto Pierluigi, sottolineando che era lo stesso pezzo di carne che era solito dare al suo povero marito Walter. Antonietta andava a piedi in via Matteotti. Da casa sua in via Belvedere al centro le bastavano pochi minuti di camminata ed era subito in piazza. Era abituata ad uscire di casa a piedi verso le 11 quasi ogni mattina, sempre sorridente, pronta a salutare e a scambiare due parole con tutti. «Più che una cliente, un’amica. Ogni giorno metteva la testa dentro la porta, anche se non doveva fare acquisti, un saluto veloce non mancava mai. Una donna che aveva combattuto contro un tumore e aveva solo una gran voglia di vivere», ricordano Walter e Alessandra della cartoleria Garavaglia.

Secondo il racconto dei commercianti Antonietta quel giovedì mattina aveva fatto le solite commissioni, il caffè con gli amici, un po’ di spesa, il pranzo fuori casa «perché da sola non le piaceva stare» e quasi tutti i giorni insieme a una amica pasteggiava in uno dei locali aperti in centro. Dopo la spesa, probabilmente la 73enne sarà rientrata a casa. Ma cosa ha fatto nel pomeriggio? Aveva appuntamento con qualcuno, che potrebbe averla raggiunta?

Gli investigatori per capirlo stanno cercando di ricostruire i suoi spostamenti, in particolare i suoi ultimi contatti. Si indaga per omicidio e sono state ascoltate decine di persone tra amici, parenti e conoscenti. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, che mantengono il più stretto riserbo in questa fase delicata dell’inchiesta, si sta facendo largo in queste ore anche la pista passionale; escluso invece il contesto di una tentara raina sfociata in un delitto. Ieri in caserma a Rho sono stati riascoltati i due figli della donna: Stefania, che l’ha trovata giovedì sera alle 21 in bagno con la gola tagliata in una pozza di sangue e Marco, arrivato a Milano dalla Valtellina, dove vive. L’ultimo contatto telefonico con la madre Stefania lo avrebbe avuto in tarda mattinata; poi dalle 18 il telefono dell’anziana avrebbe continuato a suonare a vuoto: per questo la figlia si è decisa ad andare di persona a casa della madre, dove ha fatto la macabra scoperta. Fra i conoscenti qualcuno parla anche di un’attitudine di Antonietta per la lettura delle carte e della sua passione per i Gratta&Vinci, con cui amava sfidare la fortuna.