Novate, restyling di Villa Venino: è giallo sulle spese

Pronti 400mila euro. L’opposizione: "Si investe su un progetto mai presentato dal Comune"

La storica Villa Venino

La storica Villa Venino

Novate Milanese (Milano), 17 marzo 2019 - Villa Venino, l’opposizione chiede di giustificare le spese. "Il Comune sta per spendere oltre 400.000 euro per lavori di adeguamento della biblioteca. Per fare cosa? Il progetto definitivo non è mai stato illustrato in nessuna commissione consigliare, tantomeno ai cittadini. Nessun momento di confronto per una operazione così significativa nel luogo simbolo di Novate", commentano i rappresentanti di Forza Italia e Novate al Centro. A quanto pare, questi interventi di riqualificazione sono stati richiesti dal Consorzio che dallo scorso anno ha in gestione il settore della cultura. La minoranza è preoccupata che il restyling possa snaturare la villa, sia dal punto di vista architettonico sia sotto l’aspetto delle attività, per trasformarla in un grande circolo ricreativo, una specie di “Disneyland” della cultura. "Villa Venino non è proprio indicata per farne un centro di questo tenore e sicuramente non era questo lo spirito della convenzione firmata a suo tempo tra il Comune e l’operatore che l’ha ristrutturata e poi ceduta all’amministrazione", continuano i consiglieri Matteo Silva e Fernando Giovinazzi. L’edificio è sottoposto al vincolo dei Beni Culturali e il documento di approvazione del progetto di ristrutturazione aveva posto precisi vincoli sull’utilizzo dell’intero complesso.

"Ci auguriamo che la Soprintendenza non avvalli la trasformazione prevista per non snaturare il contesto storico che aveva precedentemente approvato. Dobbiamo avere a cuore lo sviluppo di Villa Venino come vero polo culturale, aperto alla collaborazione con enti e associazioni del territorio o comunque prossime a Novate, come l’Università Bicocca, l’ospedale Sacco, l’Istituto Mario Negri e altri centri di ricerca del sindacato e della Confindustria. Bisogna inserire la villa in un circuito di eventi sovracomunale che consenta ai novatesi di fruire di una proposta culturale di alto livello senza dover per forza spostarsi su Milano", concludono i due consiglieri dell’opposizione.