Novate, il cinema? Due fratelli produttori al Festival di Montreal

Paolo e Fabio Cavenaghi sono i produttori di “Isabelle”, unico film italiano in concorso

Paolo e Fabio Cavenaghi

Paolo e Fabio Cavenaghi

Novate Milanese (Milano), 1 settembre 2018 - Fratelli Cavenaghi: da Novate a Montreal per portare il cinema italiano ai vertici mondiali. Paolo, 35, e Fabio, 40 anni, hanno fondato nel 2013 una casa di produzione cinematografica e in questi giorni il film “Isabelle” è l’unico italiano candidato al Festival des Films du Monde de Montréal, uno dei più importanti concorsi cinematografici al mondo. Arrivato al 42esimo anno, il Festival ha come obiettivo quello di promuovere la diversità culturale e la comprensione tra i popoli, di far conoscere la cinematografia di tutti i continenti e contemporaneamente sviluppare il cinema di qualità e far conoscere nuovi autori e innovazioni della settima arte. «Strani Film (questo è il nome della casa, ndr) nasce dall’incontro tra la nostra passione per il cinema e lo spirito imprenditoriale, l’esperienza della sceneggiatrice Giuditta Tarantelli e del regista Mirko Locatelli. Abbiamo già prodotto diversi film e questo in particolare ha suscitato l’interesse degli addetti ai lavori», spiegano i fratelli Cavenaghi.

Isabelle” narra dell’incontro tra una donna e un ragazzo, legati da un avvenimento che sconvolgerà le loro vite. «Per noi è un onore avere questa possibilità, di essere stati invitati al Festival di Montreal: lunedì sapremo la classifica finale», commentano i due fratelli novatesi, che sono partiti martedì scorso per il Canada. “Isabelle” verrà proiettato in questi giorni in diverse città, mentre in Italia sarà nelle sale da fine novembre, in co-produzione con Rai Cinema. «Non è il classico film commerciale, Isabelle è come uno di quei personaggi del teatro borghese di Augier o Dumas, che portano il gioco della vita e della morte sul palcoscenico, che lottano contro se stessi e il loro sistema di valori pur di proteggere la propria posizione sociale. Isabelle è anche un film sull’incedere del tempo sui corpi, sull’ipocrisia e l’egoismo degli esseri umani, sul coraggio e la coscienza con la quale prima o poi ognuno di noi è obbligato a confrontarsi».

La giuria è presieduta dal regista cileno Silvio Caiozzi, vincitore lo scorso anno a Montréal con «...Y de pronto el amanecer». Oltre al Grand Prix des Amériques, saranno assegnati il Gran Premio Speciale della giuria, e i riconoscimenti per la regia, l’interpretazione femminile e maschile, la sceneggiatura, il contributo artistico e l’innovazione. Dopo i vari film prodotti nei precedenti anni, “I Cormorani” e “I corpi estranei“, i due novatesi sperano di riuscire a conquistare un premio con “Isabelle” e realizzare il loro sogno di produttori.