Insulti al capotreno che li fa scendere a Novate: identificati in due

Disturbavano i pendolari con schiamazzi, urla, qualche spintone e frasi volgari. Quando il capotreno è intervenuto per placare la “vivacità” dei due giovani si sono pure rivoltati

Due brutti episodi in un mese all’altezza di Novate

Due brutti episodi in un mese all’altezza di Novate

Novate (Milano), 6 maggio 2018 - Disturbavano i pendolari a bordo del treno, con schiamazzi, urla, qualche spintone e frasi volgari. Quando il capotreno è intervenuto per placare la “vivacità” dei due giovani, invitandoli a scendere dal convoglio alla fermata successiva, hanno insultato anche lui, con toni duri e minacciosi. È stato necessario l’intervento della Polizia Ferroviaria di Milano-Bovisa per porre fine all’ennesimo spiacevole episodio avvenuto su un treno della S3 Milano-Saronno verificatosi venerdì intorno alle 17. A quell’ora le carrozze erano piene di studenti e pendolari che rientravano da Milano. Tra loro anche la coppia di giovani, probabilmente in stato di ebbrezza, che hanno cominciato a dare fastidio in modo insistente. Qualcuno tra i passeggeri ha avvertito il capotreno, che si è avvicinato ai giovani per porre fine agli schiamazzi, ma loro in tutta risposta, spalleggiandosi l’uno con l’altro, hanno insultato anche lui.

Una volta che il convoglio è giunto alla stazione ferroviaria di Novate Milanese è stata allertata la Polfer e, in attesa dell’intervento degli agenti, gli altri viaggiatori sono stati trasbordati sul treno successivo. I due giovani, che avevano con sè alcune bottiglie di birra, sono stati fermati e identificati dai poliziotti. La loro posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria, rischiano una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Si tratta del secondo episodio di questo genere in un mese a Novate. Il 9 aprile due minorenni erano stati denunciati per lo stesso motivo e per rapina dopo aver rubato il portafogli a un ragazzo che era sul treno e aver aggredito il capotreno che era intervenuto per chiedere la restituzione del maltolto.