Pogliano, istituzioni e genitori uniti: "Basta violenza a scuola"

Dopo il caso della prof minacciata da un padre per la bocciatura del figlio

L’uomo di 53 anni è stato denunciato per minacce e percosse

L’uomo di 53 anni è stato denunciato per minacce e percosse

Pogliano Milanese (Milano), 19 giugno 2018 - Vicinanza al personale scolastico e in particolare alla docente offesa, tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di maleducazione, arroganza e violenza e l’auspicio che quanto accaduto venerdì scorso nella scuola media Ronchetti di Vanzago-Pogliano Milanese resti un episodio isolato. In un comunicato stampa a doppia firma, il sindaco vanzaghese Guido Sangiovanni e quello poglianese Vincenzo Magistrelli, esprimono profondo sgomento per quello che è successo nella scuola di via Garibaldi. Un 53enne italiano, papà di un alunno di 13 anni, dopo aver ritirato la pagella e aver appreso che il figlio era stato bocciato, si è arrabbiato moltissimo.

Uscendo dall’aula ha incontrato in corridoio la docente che riteneva responsabile di quella bocciatura, prima l’ha aggredita verbalmente con frasi del tipo, "non devi più insegnare perché non sei capace" e poi l’ha spintonata contro il muro. È stato necessario l’intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Nerviano per calmare l’uomo. Al termine degli accertamenti il 53enne è stato denunciato per minacce e percosse. L’episodio ha scosso docenti e genitori della scuola media, ma anche le amministrazioni comunali che dopo essersi confrontate con il presidente del Consiglio dell’istituto comprensivo Paolo Neglia e interpretando il sentimento dei comitati genitori delle scuole, hanno voluto ribadire nero su bianco la loro attenzione e impegno all’educazione civica. "La scuola e il personale educativo che ci lavora è una risorsa importante della comunità e deve essere da questa rispettata e positivamente partecipata per garantire la piena riuscita del progetto educativo - si legge -. Non deve essere permesso a maleducazione, arroganza e violenza di entrare nella scuola, da nessuna delle parti in causa e in nessun modo, nemmeno attraverso social network e chat. Siamo certi che impegnandoci insieme si potrà da subito reagire e costruire un forte rispetto reciproco che non permetta mai più il ripetersi di queste forme di aggressioni nei confronti di chi si occupa dell’educazione dei nostri ragazzi. La violenza non deve essere tollerata in nessun modo, in particolare a scuola".

L’impegno dei Comuni è quello di rafforzare l’alleanza educativa con istituti, famiglie e comitati genitori affinché le scuole "siano e restino una opportunità di crescita e confronto in un clima di serenità a beneficio dei ragazzi e di tutto il personale scolastico". Intanto, ieri mattina, nelle aule della scuola media sono ripresi gli esami di terza media, anche i docenti hanno solo voglia di dimenticare.