Lainate, medici in pensione: pazienti in fibrillazione

Uno si è appena ritirato altre due lo seguiranno a breve. Molte famiglie rischiano di curarsi ad Arese

La fuga dei medici di famiglia interessa da anni tutto l’hinterland milanese

La fuga dei medici di famiglia interessa da anni tutto l’hinterland milanese

Lainate (Milano), 29 novembre 2019 - Il medico di famiglia è in via d’estinzione. «Il mio dottore è andato in pensione senza preavviso. La dottoressa che lo sostituisce non ha la segreteria telefonica, riceve solo su appuntamento e quando vuole lei. Le chiamate? Solo un’ora al dì. Mentre l’orario d’ambulatorio è impraticabile per chi lavora», lamenta una cittadina. Un altro medico andrà in pensione da domani, e da qui a fine 2020 i medici di base che avranno smesso di lavorare saranno tre, su sedici, per un totale di circa 4.000-4.500 pazienti da ricollocare. Pochi i posti disponibili in città, per molti toccherà spostarsi ad Arese. Una tempesta di mail, chiamate, lamentele, dirette a Ats, a Regione Lombardia e a tutto il sistema della sanità.

Indignato il primo cittadino Andrea Tagliaferro: «La situazione a cui si è giunti è paradossale». Tante le segnalazioni arrivate sulla sua scrivania in questi giorni. Mercoledì mattina la telefonata ad Ats: «Ho avuto rassicurazioni per i pazienti ultra-settantacinquenni per i quali è possibile derogare ai massimali sul numero di pazienti per ogni medico di base (1.500). Ho chiesto, inoltre, che verifichino la disponibilità dei medici di Arese ad operare a Lainate per alcuni giorni la settimana, ma non possiamo obbligare nessun medico a trasferirsi qui», dice il sindaco. «L’organizzazione di un servizio così importante per i cittadini e soprattutto per le fasce più deboli non è adeguata - aggiunge -: costringere un anziano, magari solo e senza autonomia, ad avere un medico a 5-6 km da casa non ritengo si possa definire un servizio in linea con gli standard di una delle Regioni più sviluppate d’Europa». Non è tutto. «Mi lascia perplesso, inoltre, la mancanza di informazione verso i cittadini che, nel giro di pochi giorni, apprendono del pensionamento del medico e non possono che recarsi allo sportello scelta-revoca dove, dopo interminabili attese, viene proposto loro un medico distante diversi km dalla propria abitazione». La questione è approdata ieri sera davanti al consiglio comunale: «Siamo disponibili ad intraprendere qualsiasi iniziativa insieme al Consiglio Comunale nei confronti di Ats e di Regione Lombardia».

«Abbiamo già contattato l’Amministrazione Comunale di Lainate per trovare insieme una soluzione immediata e concreta in modo tale da evitare disagi alla popolazione, in particolare a quella fragile, cioè anziani e bambini», è quanto fa sapere Ats in relazione al “caso” sollevato dal sindaco lainatese e dai tanti residenti preoccupati per il recente pensionamento del medico di base. «Si è convenuto di assegnare tutti gli assistiti ancora in carico al dottore (circa 500) all’incaricato temporaneo che attualmente opera a Lainate. Inoltre nell’ambito di Lainate e Arese ci sono circa 1800 posti disponibili. C’è interesse ad aprire un ambulatorio a Lainate da parte di un medico che parteciperà alla nuova chiamata intorno al 20 gennaio 2020».

© RIPRODUZIONE RISERVATA