Settimo, bufera alla Italtel: scure sugli stipendi. Proclamato sciopero di 16 ore

Tensione alle stelle dopo la decisione dell’azienda di azzerare gli accordi sindacali

La protesta dei dipendenti

La protesta dei dipendenti

Settimo Milanese (Milano), 11 gennaio 2019 - Disdetta di tutti gli accordi sindacali e 16 ore di sciopero. Comincia nel peggiore nei modi il 2019 all’Italtel di Settimo Milanese. Nell’anno in cui è prevista l’integrazione e la fusione con Exprivia (società pugliese specializzata in servizi It che nei mesi scorsi ha acquisito il colosso delle telecomunicazioni), Italtel ha annunciato la disdetta degli accordi in modo unilaterale: "È davvero assurdo, in un colpo solo hanno cancellato gli accordi siglati dal 1974 al 2018 e azzerato tutti i trattamenti migliorativi di trasferta, reperibilità e alcune quote salariali come il terzo elemento, la quota accantonata fissa e i premi fissi mensili", fanno sapere le Rsu.

Una decisione che taglierà dalle buste paga dei lavoratori dai 2.000 ai 2.500 euro all’anno. Nella lettera di disdetta l’azienda scrive che "la società ha ritenuto responsabile agire con la disdetta dei trattamenti retributivi derivanti dalla contrattazione di secondo livello che consente una riduzione del costo del lavoro in linea con gli obiettivi citati dal nuovo piano industriale". Immediata la risposta sindacale, Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato le assemblee con i lavoratori e deciso le prime forme di lotta in attesa di passare alle azioni legali. Dall’8 gennaio sciopero della reperibilità, degli interventi notturni programmati e degli straordinari. Per tutta la settimana sono state programmate delle uscite anticipate alle 15.45 mentre oggi sciopero dalle 14 alle 15.45 con corteo interno. Per sensibilizzare l’opinione pubblica le Rsu Italtel di Castelletto hanno invitato i lavoratori a pubblicare commenti di protesta sui social network, come per esempio: "Ringraziamo il gruppo Exprivia/Italtel che come pacco natalizio ha dichiarato di tagliare lo stipendio dei propri dipendenti".

Accanto agli scioperi, Fim, Fiom e Uilm intendono procedere con azioni legali dal momento che la disdetta andrà a intaccare alcuni elementi retributivi presenti nelle buste paga dei lavoratori in maniera consolidata. Intanto è stato fissato un primo incontro con Italtel per il 29 gennaio nella sede di Assolombarda a Milano: "Con i lavoratori siamo pronti ad avviare una stagione di scioperi e mobilitazioni. L’azienda cambi immediatamente idea", dichiarano i sindacati.