Italtel acquisita da Exprivia? Da Settimo parte l’Sos ai parlamentari

I sindacati preoccupati: servono garanzie occupazionali. E chiedono un pressing sul governo

Vinicio Peluffo

Vinicio Peluffo

Settimo Milanese (Milano), 19 giugno 2016 - Una lettera ai parlamentari - Vinicio Peluffo (Pd), Giovanni Paglia (Sel) e Luis Alberto Orellana (Gruppo Autonomie) - per chiedere il coinvolgimento del Governo nell’operazione di vendita della maggioranza delle azioni Italtel a Exprivia. L’hanno inviata le Rsu del sito di Settimo Milanese, il più grande del Gruppo con i suoi 950 dipendenti, affinché si attivino in difesa di Italtel, l’unica e ultima azienda italiana in grado di progettare e realizzare prodotti e soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova generazione.

"Abbiamo chiesto ai parlamentari di coinvolgere il Mise chiedendo informazioni a Exprivia sull’operazione in corso - spiegano i sindacati - gli incontri che abbiamo avuto sinora non sono stati soddisfacenti, non sono state date risposte ai dubbi espressi sulle prospettive di Italtel. Vogliamo avere garanzie precise e verificabili nel tempo sulle mosse che l’eventuale nuovo azionista di maggioranza metterà in campo o, in alternativa, chiediamo che il Governo intervenga per ricercare una soluzione differente all’ipotesi Exprivia, che offra garanzie industriali e occupazionali".

Le parti sociali temono che a pagare il "prezzo" di un’operazione industriale ancora poco chiara siano ancora una volta i lavoratori: "L’ingresso di Exprivia non sembra il possibile toccasana che consentirebbe a Italtel di uscire dall’emergenza degli anni recenti - si legge nel testo inviato ai parlamentari - non riusciamo a capire come un’azienda che fattura circa un terzo di Italtel abbia la forza economica per poterne prendere il controllo". Secondo le organizzazione sindacali la difesa del "core" di Italtel in particolare nel settore Ricerca e Sviluppo, significa anche salvaguardia dei livelli occupazionali dopo anni di tagli.