Garbagnate, a Bariana è rivolta sui social: "Copriteci il cratere del Pe4"

Topi, erbacce e resti del cantiere abbandonato squalificano il paesaggio urbano

Cinzia Curti indica  lo scempio urbanistico dall’ottavo piano della sua casa

Cinzia Curti indica lo scempio urbanistico dall’ottavo piano della sua casa

Garbagnate (Milano), 5 gennaio 2018  - L'enorme cantiere del Pe4, una ferita nel mezzo della frazione di Bariana che da troppi anni nessuno riesce a ricucire, scatena un appello via web dei residenti, diretto al Comune: «Copriamo la voragine, facciamoci crescere un prato». Il Pe4 è un grande squarcio di 53mila metri quadrati (area privata) in mezzo alla frazione, fra il centro sportivo comunale e la Varesina, dove prima c’erano aree verdi e un parco la fanno da padroni i topi, le erbacce, le reti del cantiere che vietano l’accesso.

Dieci anni fa era un progetto avveniristico, un nuovo centro commerciale, futuro luogo cittadino, idealmente in dialogo fra il centro e la frazione. L’ipotesi di una grande struttura di vendita naufragata nella crisi, nelle battaglie legali e affossata dall’arrivo a meno di un chilometro del grande mall di Arese. «Dal balcone - dice Cinzia Curti, dall’ottavo piano di uno dei palazzi che si affacciano sul cantiere deserto - vedo tutti e due: le luci del centro commerciale più bello d’Europa e lo scempio sotto casa. Prima questa era una bellissima area verde, ora vediamo gli scavi fermi da anni. Siamo stanchi di questo schifo».

Buche, transenne, una distesa di terra e polvere e nonostante le proteste a singhiozzo dei residenti nessun sasso si è mai spostato. Come se non bastasse anche la viabilità è sotto scacco di questo progetto mai decollato. ​«Potrebbero almeno riaprire via Stelvio – prosegue Cinzia - passa in mezzo al cantiere e così hanno cintato anche quella. Per andare a fare la spesa, all’asilo siamo costretti a fare a piedi un giro di chilometri quando ci dividono dall’altra parte della frazione solo qualche centinaio di metri. Basterebbe aprire il passaggio a bici e pedoni».

Sono qualche migliaio i cittadini della frazione. Sui social il malcontento sale e qualcuno propone di comprare l’area del Pe4 avviando una raccolta, qualche altro si dichiara pronto a mettersi al lavoro e chiede al sindaco di far coprire le voragini, spianare, seminare erba e far affidare al comune i terreni «fino a quando non saranno decisi gli interventi che il proprietario intende realizzare». Interviene nel dibattito sui social l’assessore Alberto Pirola: «È un’area commerciale, è decaduto il progetto precedente ma l’operatore può sempre presentarne uno nuovo.Circa le strade chiuse stiamo lavorando per entrarne in possesso e aprirle». Morale: una svolta appare ancora lontana.