Rho, foto di classe virtuale nell’anno del coronavirus

Le schermate del computer con i volti degli studenti collegati online diventano un ricordo prezioso grazie agli scatti di Paolo e Onforio Aiello

Paolo e Onofrio Aiello al lavoro davanti al pc

Paolo e Onofrio Aiello al lavoro davanti al pc

Rho (Milano), 16 maggio 2020 - C'era una volta il rito collettivo della foto ricordo di classe, solitamente a maggio: nel giorno indicato dalla scuola, si presentava in aula il fotografo, sistemava gli alunni davanti alla cattedra o in cortile, al segnale "tutti fermi" con un clic immortalava la classe.

Ai tempi del Coronavirus le cose sono cambiate, anche la foto di classe si reinventa e lo scatto si trasforma in uno screenshot con una buona dose di fantasia. L’idea è venuta ai fratelli Onofrio e Paolo Aiello, titolari dal 1985 di uno studio fotografico a Rho, autori del progetto Fotoscuole.it che sta riscuotendo un grande successo in tutta Italia, da Napoli a Torino. I due fotografi professionisti da alcuni anni sono entrati fisicamente nelle scuole per le tradizionali foto di classe, dall’asilo nido ai licei, per la pubblicazione di annuari scolastici, la realizzazione di capi d’abbigliamento personalizzati con il logo della scuola e altri progetti grafici. "Quest’anno la situazione, ovviamente, ci impedisce di fare le classiche foto di classe e quindi abbiamo pensato di utilizzare le piattaforme digitali che da settimane insegnanti e studenti utilizzano per fare lezione per entrare in classe con loro e scattare le foto - spiega Onofrio - È molto semplice all’orario indicato, clicchiamo sul link della classe, ci colleghiamo con loro, diamo qualche indicazione agli studenti, tipo “mettiti più vicino alla telecamera del pc”, oppure “sistema la luce”, “stai dritto” e poi facciamo lo screenshot dello schermo che sarà diviso in tanti riquadri quanti sono gli studenti".

Completato il clic sulla piattaforma digitale, la foto viene sistemata con l’inserimento di dati e grafiche scelte dalla classe e inviata alla scuola che la consegnerà alle famiglie. Ma questa formula standard non è l’unica. Molte insegnati hanno chiesto alle famiglie di inviare una foto del singolo alunno e poi Paolo e Onofrio le hanno composte, facendo un collage di volti, inserendo uno sfondo o aggiungendo dettagli suggeriti dalla fantasia o dalla stessa classe. Qualche scuola ha dato anche indicazioni precise e chiesto non la tradizionale foto tessera ma una foto a tema, per esempio, la foto di ciascun alunno con le braccia aperte all’insegna dello slogan "distanti ma uniti". Il risultato finale è davvero molto bello e rappresentativo della situazione che stiamo vivendo. Tra qualche anno o decennio quando gli alunni, diventati adulti, riprenderanno in mano quella foto o la apriranno sul pc, potranno raccontare della pandemia. E così dalla scuola per l’infanzia alle scuole superiori tutti avranno il loro ricordo di un anno scolastico atipico con scuole chiuse e didattica a distanza.

«Il risultato di questo lavoro è che le foto di classe dell’anno scolastico 2019/2020 saranno meno standardizzate di quelle tradizionali, saranno più originali, perché ogni classe ci ha messo un po’ di fantasia - spiega Paolo - le scuole superiori, sfruttando le loro conoscenze, gli studi fatti o proprio partendo dall’emergenza sanitaria, hanno pensato a foto molto particolari e si sono presentati davanti alla telecamera del pc in atteggiamento ironico". Da giorni, Paolo e Onofrio, entrano nelle classi virtuali in collegamento dal loro studio fotografico di largo don Rusconi 4, dal mattino a tardo pomeriggio, per accontentare le richieste di tutte le scuole. Probabilmente le foto di classe ai tempi del Coronavirus saranno quello più apprezzate anche da alunni e studenti, più spontanee e sorridenti.