Passo indietro di Exprivia: tremano i 670 di Settimo

Frena il progetto di integrazione tra la società pugliese e la controllata Italtel

I lavoratori Italtel di Settimo

I lavoratori Italtel di Settimo

Settimo Milanese (Milano), 10 luglio 2020 - La notizia è arrivata nella tarda serata di mercoledì: "Il Consiglio di Amministrazione di Exprivia preso atto che non è stato possibile concretizzare soluzioni per il rilancio della controllata Italtel, coerenti con gli interessi di Exprivia e dei suoi azionisti, ha deliberato di interrompere l’attività esplorativa relativa a proprie ipotesi di intervento, riservandosi di monitorare la situazione e di rivalutarla sulla base degli sviluppi".

Nuova doccia fredda per i 670 dipendenti Italtel della sede di Settimo Milanese, la più grande del Gruppo. A spaventare il consiglio di amministrazione di Exprivia S.p.A. sarebbe stata la decisione di Italtel di depositare in Tribunale a Milano la domanda di concordato in bianco per la ristrutturazione del debito. E così ad una settimana dalla manifestazione di protesta davanti alla Prefettura di Milano, la situazione rischia davvero di precipitare, "auspichiamo un incontro presso il Mise nei prossimi giorni, altrimenti sarà troppo tardi. Serve un forte intervento pubblico, anche attraverso cassa depositi e prestiti, per salvaguardare e rilanciare l’azienda nella sua integrità e salvaguardare centinaia di posti di lavoratori", dichiarano Marco Giglio, Roberta Turi e Michele Paliani, coordinatori nazionali Fim, Fiom e Uilm di Italtel che chiedono al Governo di convocare subito il tavolo al ministero dello Sviluppo economico. Un passo indietro di Exprivia, società pugliese specializzata in servizi It quotata in Borsa che detiene l’81% del colosso delle telecomunicazioni, che tuttavia resta convinta della "validità del progetto di integrazione dei due gruppi tecnologici, che ambisce alla nascita di una nuova realtà industriale con un ruolo di accelerazione del processo di trasformazione digitale del Paese". E di conseguenza, continuerà a perseguire "ogni occasione di sinergia commerciale con Italtel, sia in relazione ai piani di business in essere, sia nella individuazione di nuove opportunità offerte dal mercato".

Ma intanto l’auspicata boccata d’ossigeno "dopo anni di ristrutturazioni, cassa integrazione, tagli e contratti di solidarietà, è rinviata. "Eravamo, e siamo convinti ancora oggi, che un progetto che unisca le competenze nell’Information Technology di Exprivia e la consolidata esperienza nelle telecomunicazioni di Italtel, possa generare un nuovo soggetto industriale determinato ad avere un ruolo importante per accelerare il processo di trasformazione digitale del Paese. Sospendiamo le iniziative volte al rilancio del progetto di integrazione con Italtel – dichiara Domenico Favuzzi, Presidente di Exprivia - ma rimaniamo determinati a monitorare ogni eventuale sviluppo che sia coerente con il nostro progetto".