Rho, investì mamma: prete a processo

Il pm Luca Gaglio ha disposto la citazione diretta a giudizio dell’86enne che travolse sulle strisce una donna che stava andando in ospedale dal figlio

Le accuse presentate dal pubblico ministero del Tribunale di Milano Luca Gaglio

Le accuse presentate dal pubblico ministero del Tribunale di Milano Luca Gaglio

Rho (Milano), 11 dicembre 2019 - "Per colpa consistita in negligenza, imperizia e nell’inosservanza delle norme sulla disciplina stradale, cagionava a (omissis) lesioni personali giudicate guaribili in 45 giorni". Con queste motivazioni il pm del Tribunale di Milano, Luca Gaglio, ha disposto la citazione diretta a giudizio di un sacerdote di 86 anni, residente a Rho per il reato di lesioni personali stradali gravissime ai danni di una donna di 35 anni. Il don, molto conosciuto in città, lo scorso 18 gennaio aveva investito con la sua auto la donna mentre attraversava a piedi la strada sulle strisce pedonali causandole traumi pesanti.

Ora dovrà comparire in un aula della quinta sezione penale del Tribunale il 27 aprile 2020. Questi i fatti: la sera del 18 gennaio, intorno alle 20, la 35enne che aveva partorito da poche settimane, stava andando all’ospedale di Rho per dare il cambio al marito, allattare e stare vicino al bimbo, che era ricoverato per problemi respiratori. Ma quella sera non è riuscita ad abbracciare il piccolo perché mentre attraversava sulle strisce in via Cadorna, all’incrocio con corso Europa, è stata travolta dalla Fiat Punto guidata dal prete. È stata scaraventata per terra e trascinata, è rimasta incastrata e quasi schiacciata sotto le ruote dell’auto. L’anziano probabilmente non si è accorto dell’accaduto e ha continuato per qualche metro. Per estrarre il corpo della donna sono dovuti intervenire i vigili del fuoco che hanno sollevato l’auto.

La 35enne è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano. "Alla fine se l’è miracolosamente cavata, con una prognosi oltre ai 40 giorni: ha riportato un trauma cranico, la frattura del bacino, dell’omero, della clavicola e di svariate costole, nonché un serio trauma pneumo toracico con lesioni al fegato e ai polmoni, oltre a botte e contusioni in tutto il corpo - fa sapere Alice Righi, consulente dello Studio 3A Valore spa, società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini -. Si è dovuta sottoporre a un delicato intervento chirurgico e ha dovuto affrontare un lungo e doloroso percorso riabilitativo, con svariate sedute di fisioterapia, partendo dalla sedia a rotelle per poi iniziare pian piano a camminare con le stampelle". Ancora oggi i danni si fanno sentire e si aggiungono ai problemi per la gestione della famiglia. La vittima e il marito chiedono giustizia. Saranno sentiti anche un assistente capo della Polizia stradale di Rho, la vittima e un testimone.