Rho, detenzione abusiva di armi e materiale esplosivo: 24 indagati

L'inchiesta del Commissariato di Rho-Pero: nei guai la sezione locale del Tiro a Segno Nazionale

L'indagine della polizia

L'indagine della polizia

Rho (Milano), 7 dicembre 2016 - Ventiquattro persone indagate per detenzione abusiva di armi e munizioni, detenzione abusiva di strumenti atti a modificare la funzionalità di un'arma da fuoco (come i silenziatori), peculato e mancata denuncia all'autorità di Pubblica Sicurezza. Guai giudiziari per il presidente e alcuni soci della sezione di Rho del Tiro a Segno Nazionale, situato in corso Europa. Le indagini svolte dal Commissariato di Rho-Pero hanno accertato che il presidente del poligono di tiro aveva il "vizio" di appropriarsi di armi precedentemente appartenute al poligono, senza comunicare nulla al consiglio direttivo. Negli ultimi dieci anni era entrato in possesso di numerose armi.

Le altre 23 persone indagate, invece, detenevano in modo illecito nelle proprie cassette di sicurezza materiale esplosivo e numerose munizioni. Questo, oltre a costituire un grave reato, poteva avere conseguenze sulla sicurezza della struttura e sulla zona in cui si trova il poligono, in pieno centro cittadino. A uno dei soci sono stati sequestrati anche due silenziatori costruiti artigianalmente e una baionetta, materiale illecito di cui è vietata per legge la fabbricazione e la detenzione. Il materiale esplosivo è stato sequestrato e in attesa della distruzione che disporrà l’Autorità Giudiziaria è custodito in un locale idoneo di altissima sicurezza lontano dalla città di Rho.