Coronavirus, più mascherine con la resina Solvay

Il materiale rivoluzionario studiato dal Centro ricerca di Bollate serve per i filtri dei dispositivi di protezione

Una ricercatrice al lavoro nel centro di Bollate

Una ricercatrice al lavoro nel centro di Bollate

Bollate  (Milano), 5 maggio 2020 -  Per aumentare la produzione di mascherine protettive arriva da Solvay una speciale resina usata per lo strato filtrante. Il materiale (innovativo e alternativo) è stato sviluppato dal Centro Ricerca Solvay di Bollate, alla porte di Milano. "È uno dei contributi alla creazione di una filiera produttiva italiana ed europea più autonoma. Si aggiunge ai numerosi prodotti chimici realizzati da Solvay in Italia per applicazioni essenziali nella lotta al Covid-19 – dichiara Marco Colatarci direttore generale Solvay Italia – Il Gruppo Solvay è particolarmente orgoglioso di poter contribuire con questo progetto a incrementare e migliorare la produzione di mascherine che sono ormai indispensabili su scala internazionale"

"A Bollate c’è uno dei nostri più importanti centri di ricerca – aggiunge – e per noi è naturale orientarci verso nuovi prodotti per rispondere alle esigenze delle collettività. E' stato fondamentale il contributo del politecnico di Milano nella sperimentazione di queste nuove resine, che produrremo a Spinetta Marengo (Alessandria). Solvay in ogni sito italiano sta supportando istituzioni, associazioni e strutture sanitarie del territorio impegnate in prima linea. Su Bollate, ad esempio, è stato dato un contributo alla Protezione Civile, sono state fornite mascherine e prodotti disinfettanti al Comune e alla Croce Rossa ed è stato fornito un supporto alimentare per le famigli in difficoltà dei comuni dell’area".

La speciale resina, che è già stata testata in Italia, è migliorativa rispetto alle soluzioni utilizzate sinora per la realizzazione dello strato filtrante delle mascherine riutilizzabili a uso chirurgico e civile. "La nuova membrana filtrante è realizzata con Ptfe, politetrafluoroetilene espanso. Solvay – conclude il direttore generale – è l’unica società in Italia in grado di produrre tale polimero ad altissima prestazione, necessario per la realizzazione di queste membrane; pochissime altre aziende al mondo sono in grado di produrlo".

Per accelerarne lo sviluppo, Solvay Specialty Polymers, mediante il dipartimento Ctd (Customer Technical Development) del centro ricerca di Bollate, sta coordinando un gruppo di aziende (produttori di materie prime, trasformatori e-Ptfe, produttori di mascherine e attrezzature) con l’obiettivo di far nascere in Italia una nuova filiera e incrementare il numero di produttori di mascherine in Europa e nel mercato Nordamericano. Su questa direttrice sono diverse le aziende del Paese pronte a investire in produzioni industriali di mascherine: strumenti indispensabili per poter affrontare la convivenza forzata con il Covid-19.