Baranzate, contestato il flash mob del sindaco contro il Coronavirus

L’iniziativa lanciata dal primo cittadino ha riacceso la campagna elettorale.

Il sindaco Luca Elia con Protezione civile, Croce Rossa e Polizia Locale

Il sindaco Luca Elia con Protezione civile, Croce Rossa e Polizia Locale

Baranzate (Milano), 24 marzo 2020 - Fa discutere la "processione laica" del sindaco di Baranzate, Luca Elia (Pd). Le foto del primo cittadino "ben raggruppato e vicino alle persone che lavorano per garantire i servizi in questo periodo contrastano decisamente con le necessità del momento. Una specie di #fatequellochedicoenonquellochefaccio" l'attacco dalla pagina Facebook dell'avversario politico Franco Cesaratto (candidato sindaco per la lista, Insieme per Baranzate). Il Comune quest'anno andrà al voto, le elezioni comunali previste in tarda primavera a causa dell'emergenza sanitaria potrebbero slittare all'autunno, intanto qui la campagna elettorale che sembrava sopita, si riaccende nonostante il virus.

"Baranzate è vicina a chi non c'è più, a chi soffre, a chi lavora per tirarci fuori da questa emergenza. Ognuno di noi deve fare la propria parte, rimanendo a casa. Grazie alla Polizia Locale, alla Protezione Civile e alla Croce Rossa" le parole del sindaco a margine dell’iniziativa lanciata via social, quando dava appuntamento alle 20 di sabato sera ai cittadini ad affacciarsi ai balconi e alle finestre "per ricordare chi non è più tra noi, per stare vicino a chi è malato e per darci tutti un abbraccio da lontano".

Auto degli operatori in corteo, lampeggianti accesi e inno nazionale diffuso dal megafono, il primo cittadino faceva il tour delle strade cittadine. Non si sono fatte attendere le contestazioni. "Quanto accaduto merita una riflessione" le parole di Cesaratto. Vedere il sindaco Elia "usare il personale tecnico che dovrebbe essere dedicato a ben altre attività e i cui sforzi sono pagati da tutti e che forse avrebbe piuttosto avuto diritto a una pausa di riposo in più, è stato veramente troppo". Da qui l'invito al primo cittadino. "#Restaacasaanchetu! L'esempio vale più di mille parole".