Cornaredo, la missione di Simone: "Sono forte e lo voglio raccontare a tutti"

Dopo essere uscito dal coma, si è diplomato all’Olivetti di Rho in indirizzo socio sanitario

Simone Zucca insieme all'amico Hassan

Simone Zucca insieme all'amico Hassan

Cornaredo (Milano), 2 luglio 2020 - "Vorrei raccontare la mia esperienza nelle scuole e dire che non bisogna mai arrendersi nella vita, sono uscito dal coma perché volevo vivere e sapevo di avere intorno a me una famiglia e degli amici fantastici". Lui è Simone Zucca, 19 anni di Cornaredo, neo diplomato con 94/100 all’istituto superiore Olivetti di Rho (indirizzo socio-sanitario). Risponde così quando gli chiediamo cosa vuole fare "da grande". La vita ha costretto Simone a rivedere i suoi progetti, "dopo la maturità avrei voluto iscrivermi all’Accademia Militare per entrare nell’Arma dei Carabinieri, ma ora non posso più. Ma mi piacerebbe fare criminologia". Il 25 settembre 2017 Simone è stato colpito da una gravissima ischemia. Nove mesi difficilissimi, il coma, la paralisi, la cecità temporanea, l’ospedale, "è stato lui a darci la forza", spiega mamma Maurizia. Accanto al suo letto c’era sempre la sorella Martina, "è stata la prima persona che ho sentito quando sono uscito dal coma. Ancora oggi è la mia migliore amica, il mio punto di riferimento, senza di lei non ce l’avrei fatta".

Dopo l’ospedale per Simone è iniziata la fase di riabilitazione, fisioterapia, logopedia, incontri con lo psicologo, tanta pazienza, piccoli passi in avanti e anche qualche momento di sconforto, "mio papà Davide in quel periodo aveva perso il posto di lavoro, ero molto dispiaciuto, ma l’ho incoraggiato ad aprire una sua attività e lui mi ha ascoltato". Superato la fase più difficile, Simone in carrozzina e con il respiratore, ha ripreso gli studi e ha trovato nella sua classe compagni di viaggio che non dimenticherà mai, "ho avuto una classe bellissima, mi sono stati molto vicini, soprattutto quando dopo un anno sono tornato a scuola. All’inizio era tutto difficile, soprattutto passare dall’essere autosufficiente ad avere bisogno sempre di qualcuno. In particolare nell’ultimo anno mi è stata molto vicina Benedetta e sono riuscito a preparare l’esame di maturità". Simone ha ritrovato sulla poltrona di preside dell’Olivetti un ex professore d’italiano conosciuto alle scuole medie Muratori di Cornaredo, "è stata davvero una bellissima coincidenza, mi ha fatto molto piacere". Nei giorni scorsi l’esame di maturità, "ho dovuto parlare in pubblico davanti alla commissione e questo non mi era mai successo, ma è andato bene". Simone mostra i tutti i tatuaggi fatti a 18 anni e in particolare quello sul braccio destro che rappresenta la Fenice, simbolo della rinascita e del coraggio e conclude, "voglio far capire ai giovani che si può uscire più forti da tutte le situazioni, bisogna lottare".