Bollate (Milano), 20 settembre 2018 - Dal carcere di Bollate al prestigioso palcoscenico del Piccolo Teatro Studio Melato di Milano. Questa volta non è il pubblico a varcare i cancelli del carcere per vedere lo spettacolo, ma i detenuti ad uscire per portare in scena lo spettacolo “Ci avete rotto il caos”, drammaturgia e regia collettiva degli attori-detenuti del IV reparto del carcere di Bollate. Uno spettacolo scritto, ideato e portato in scena dai detenuti e promosso dal Consorzio VialedeiMille di Milano che promuove l’economia carceraria con prodotti realizzati negli istituti penitenziari e sostiene percorsi professionali di integrazione sociale, combattendo pregiudizi e recidive.
L'appuntamento è per martedì alle 19.30 e mercoledì alle 20.30. «Uno degli obiettivi del nostro Consorzio è quello di promuovere e valorizzare i percorsi di reinserimento sociale avviati all’interno delle carceri – dichiara Elisabetta Ponzone, voce del Consorzio e ideatrice di Borseggi, la sartoria del carcere di Milano Opera – Nell’ambito di un nostro evento di promozione dell’economia carceraria ho conosciuto il progetto del teatro avviato nel carcere di Bollate e ho pensato che sarebbe stato bello portare il loro ultimo spettacolo fuori dal carcere. Ho scritto una mail a Sergio Escobar, direttore del Piccolo, e mi ha risposto che era interessato a questa produzione teatrale e disponibile ad ospitare i detenuti-attori. E così ci hanno inserito nel loro cartellone». Uno spettacolo duro e toccante. Storie di bullismo, guerre di quartiere, omofobie che si intrecciano e obbligano a una riflessione sul significato dell’umanità. Tra la violenza e i sogni infranti, tra un ladro gentiluomo e baby gang nel parco, lo spettacolo teatrale.
«“Ci avete rotto il caos” è una storia come tante, tante storie come se fosse una. Ma soprattutto, è tanto caos che qualcuno dovrà pur decidere di rompere e risolvere», si legge nella presentazione. Il teatro è entrato in carcere a Bollate nel 2003 grazie alla Cooperativa Estia, associazione culturale che ha come obbiettivo ultimo quello di «favorire il reinserimento sociale e professionale di persone detenute ed ex detenute». Dopo ore ed ore di prove, gli attori hanno portato in scena nel loro teatro questo spettacolo e molti altri. Ora il debutto su un palcoscenico e davanti ad un pubblico differente.