Alzano il gomito, dritte in ospedale

Una cinquantina al Pronto soccorso a Capodanno. Soprattutto donne e giovanissimi

Donne e alcol

Donne e alcol

Cornaredo (Milano), 2 gennaio 2019 - Sono oltre cinquanta le persone finite in ospedale per aver alzato troppo il gomito durante i festeggiamenti per il nuovo anno. L’intossicazione etilica, da alcuni anni a questa parte, è diventata la vera emergenza di Capodanno. Fra le persone soccorse e ricoverate nei nosocomi milanesi (il dato del 118 è relativo a Città Metropolitana) in maggioranza si tratta di minorenni e molte sono le donne.

A Segrate, Cornaredo, Pieve Emanuele i tre casi più gravi (anche se i protagonisti non sono in pericolo di vita). Se sostanzialmente il numero delle vittime dei fuochi artificiali è diminuito negli ultimi anni, non è così per il numero delle vittime dell’alcol e alla metropoli milanese spetta la maglia nera degli intossicati nella notte di Capodanno.

I numeri sono allarmati e dicono chiaramente che ad abusare di alcol sono appunto sempre più le donne e i giovanissimi. Infatti gli interventi effettuati a partire dalle 20.30 del 31 dicembre e il primo giorno dell’anno dal 118 di Milano sono stati una settantina e  54 di questi si sono conclusi con il trasporto al Pronto soccorso delle persone soccorse. Dai dati è emerso che le donne che hanno esagerato col bere tanto da stare male, sono in aumento: in 21 sono finite in ospedale e 6 di queste erano ragazzine di età compresa fra i 13 e i 17 anni.

E proprio una donna, una 27enne di Cornaredo, è la vittima più grave. È stata soccorsa in codice rosso con sospetto coma etilico e poi ricoverata in ospedale a Rho in codice giallo. In totale i minori finiti in ospedale sono stati 15 e molti di questi erano già ubriachi prima dello scoccare della mezzanotte come nel caso avvenuto ad un 17enne di Pieve Emanuele. Quella dell’abuso di alcolici è ormai la vera preoccupazione degli angeli del soccorso, ossia di quell’esercito invisibile di volontari delle Croci pronti ad intervenire ad ogni evenienza. Infatti i dati si riferiscono alle richieste effettuate al 118 ma molti sono i casi non segnalati. Lo scorso anno i dati parlavano di circa 40 persone soccorse per intossicazione alcolica e nel 2016 erano stati una trentina. Nonostante i costanti controlli delle forze dell’ordine la vendita di alcolici per quanto riguarda i minori resta ancora molto diffusa.

Come mostrano i luoghi frequentati dai ragazzini la scorsa notte, disseminati all’indomani di bottiglie di birra e vino. I ragazzi possono liberamente acquistare alcol nei supermercati e anche la sera nei bar e locali notturni dove difficilmente i titolari chiedono loro il documento di identità nonostante il rischio sanzioni sia concreto.