Aria irrespirabile a Bollate, residenti esasperati: "Costretti a vivere barricati in casa"

Tensione a Cassina Nuova, nel mirino le emissioni di un'azienda

Lo stabilimento di via Pace

Lo stabilimento di via Pace

Bollate (Milano), 20 settembre 2016 - Finestre chiuse di notte e di giorno. D’estate e d’inverno. C’è un’intera frazione sotto assedio a Bollate. Da più di un anno la puzza prodotta dalla lavorazione della Bitumati srl di via Pace costringe i residenti a vivere "senza aria". La polvere nera è dentro le case, odori e rumori rendono anche le notti insopportabili. "Ieri sera eravamo in piazza del Mercato e si sentivano i miasmi verso le 23". "Anche giovedì mattina. La puzza è arrivata fino a viale Lombardia".

L’odore è nauseante, un mix di ammoniaca, catrame e plastica. Si espande ovunque, lo sentono in via Caracciolo, in via Madonna, nella centralissima via San Bernardo, in via Veronese. "Arriva fino a Bollate, dipende da come tira il vento", spiegano i residenti esasperati che domenica mattina sono giunti in piazza del Mercato per raccontare i disagi che sono costretti a subire. La convivenza con la fabbrica di bitume è sempre stata difficile, ma le cose sono recentemente peggiorate. "L’impianto è raddoppiato poco prima di Expo e per noi da allora non c’è più vita". Sono una ventina, solo una rappresentanza delle famiglie della frazione. Non si sono costituiti in comitato, non hanno un colore politico, ma un obiettivo comune: "Poter tornare a respirare dentro e fuori casa".

"Certe giornate l’odore è così intenso che prende la testa e ti brucia la gola, eppure ci dicono che rischi per la salute non ce ne sono", la chiosa dei cittadini. Molti di loro sono arrivati qui prima dell’insediamento della fabbrica. "Quando sono stati rilasciati i permessi? È possibile la convivenza tra una produzione di questo tipo e le abitazioni?", sono alcune delle domande che domani mattina una delegazione di Cassina Nuova presenterà al sindaco Francesco Vassallo.

"Siamo fiduciosi - affermano -. Certi che l’amministrazione si farà carico del grave problema per trovare una soluzione. Noi vogliamo vederci chiaro e speriamo che vengano adottate al più presto tutte le misure di contenimento previste". Secondo i controlli fatti dall’Arpa, interpellata dal Comune lo scorso novembre, le emissioni rilevate sono risultate entro i limiti previsti dalla normativa. "Incontreremo alle 9 i responsabili della proprietà e alle 10 i cittadini - anticipa il sindaco in vista del vertice -. Ai primi chiederemo la tempistica per la carenatura dell’impianto. Ai residenti illustreremo le autorizzazioni, le attività ammissibili e gli impegni assunti per alleviare i problemi".