Bollate, protesta in Consiglio comunale: "L’inquinamento ci uccide"

Iniziativa del Comitato per la salute di Cassina Nuova

L protesta dei cittadini che risiedono vicino alla Bitumati durante il Consiglio comunale

L protesta dei cittadini che risiedono vicino alla Bitumati durante il Consiglio comunale

Bollate (Milano), 16 maggio 2018 - ​«Tempo scaduto». Cartelli in mano, in 200 sospendono il consiglio comunale a Bollate. Il Comitato per la salute di Cassina Nuova, lunedì sera, ha portato la protesta dei residenti in aula. Pronti a destinare il 5 per mille ai monitoraggi dell’aria, intere famiglie chiedono ancora una volta alla sindaco Vassallo e all’intero parlamentino azioni straordinarie, ordinanze e soluzioni concrete contro l’inquinamento atmosferico e acustico, i miasmi prodotti dalla Bitumati e il traffico di mezzi pesanti che obbligano la frazione a una vita a finestre chiuse, a scuole senza intervalli nei giardini, a parchi confinati. In 200 hanno gremito gli spalti, ciascuno con in mano un cartello per ribadire che la grave situazione non è più tollerabile.

Tante le scritte sui fogli, un solo coro: «Di inquinamento si muore», «I nostri bambini si ammalano», «La nostra salute è in pericolo», «Basta traffico, rumore, puzza». Chiedono di essere ascoltati dal consiglio comunale e i lavori vengono interrotti per quei pochi minuti necessari a dar voce alle loro istanze: «Vi spieghiamo perché siamo qui: guardateci in faccia e vi renderete conto che siamo quei cittadini che in tutti i modi vi hanno fatto sapere del grave disagio che subiamo tutti i giorni dal 2015. Sono passati 3 anni. Adesso abbiamo il sacrosanto diritto di sapere cosa sta succedendo e cosa ci attende», dice Giulia Pagani. Vinta per ora la battaglia contro l’aumento di produzione richiesto dalla Bitumati, i prossimi passi per il Comitato sono chiari: delocalizzazione del sito produttivo e controllo costante dell’inquinamento nell’aria.

«Abbiamo esercitato i nostri diritti sottoscrivendo esposti (1.297 quelli depositati da novembre 2016) e firmando denunce presentate in tutte le sedi istituzionali, sino alla Procura della Repubblica. Prendiamo atto della ratifica al diniego della nuova Aua (Autorizzazione unica ambientale) presentata dal Centro Bitumati 2000. Bene, ma non basta. L’azienda non può e non deve continuare a produrre in quel sito a un passo dalle abitazioni». «La qualità dell’aria che siamo costretti a respirare è pessima e molesta, non solo perché lo dicono i primi risultati del monitoraggio ma perché lo dicono i nostri polmoni e non sbagliano purtroppo», aggiunge Sara D’Andria. «Siamo in piena emergenza ambientale e l’amministrazione deve prenderne atto», sottolinea Alberto Policastri. «I cittadini di Cassina Nuova si domandano se la giunta abiti o no a Bollate», la chiosa di Renato Cozzi. La recente chiusura degli svincoli della Rho-Monza rende una situazione già esplosiva ancora più intollerabile. Comune, Arpa e Ats hanno indetto una conferenza stampa venerdì mattina per presentare i risultati della campagna di rilevazione ambientale appena conclusa.