Inceneritore di Bollate, scatta la demolizione

Nell’area dell’impianto dismesso sarà realizzata una stazione di biometano che alimenterà i mezzi di Gaia

L’intervento per radere al suolo il mostro di cemento partirà a inizio dicembre

L’intervento per radere al suolo il mostro di cemento partirà a inizio dicembre

Bollate (Milano), 28 novembre 2019 - Giù il vecchio inceneritore di via Pace a Cassina Nuova. Opera giudicata ben presto anti-economica, realizzata nel 1972 è stata messa in funzione solo per poco: dopo due anni di attività travagliate, l’impianto è stato definitivamente spento e abbandonato. Ora il mostro di cemento armato sarà raso al suolo dalle ruspe con pinze frantumatrici. Il particolare intervento di demolizione partirà nei primi giorni di dicembre, al suo posto arriverà una stazione di biometano. "L’operazione rappresenta una svolta ambientale per il funzionamento dei servizi della municipalizzata che si realizza attraverso una straordinaria opera di recupero del territorio", spiega Giuseppe Vassallo, direttore di Gaia srl, la multiservizi del Comune di Bollate che punta all’utilizzo del biometano per l’intera flotta di mezzi usati per la raccolta dei rifiuti. Per dar vita a questo progetto, l’area dell’ex forno inceneritore sarà convertita in una stazione di rifornimento verde dotata esclusivamente di gas metano, Gpl ed energia elettrica. Il progetto nasce tre anni: "Prende in quel momento corpo l’idea di essere tra le prime società italiane pubbliche a mobilità completamente ecosostenibile", aggiunge Vassallo.

A questo si aggiunge la scarsità di offerta di punti di rifornimento metano nell’area bollatese, cosa che ha stimolato i tecnici di Gaia a studiare una soluzione in grado di coniugare da un lato la rimozione di un problema ambientale irrisolto da tanti anni: la riqualificazione dell’inceneritore; dall’altro lato offrire un strumento a favore della mobilità sostenibile sul territorio, utile sia alla società comunale sia ai cittadini. L’iter non è stato semplice: dapprima l’analisi dei terreni, poi la pulizia dell’area con lo smaltimento dei rifiuti depositati negli anni.

Le attività in questi giorni sono proseguite con la rimozione della cisterna interrata del carburante utilizzato per il funzionamento dell’inceneritore e infine con gli accertamenti ambientali a opera di Arpa e la bonifica dell’amianto presente nel sito. I lavori proseguono con la realizzazione da parte di Snam del metanodotto di alimentazione. Il progetto definitivo per la realizzazione della stazione sarà, infine, depositato nei prossimi giorni. Green Fuel Company spa di San Giuliano Milanese si è aggiudicata la gestione per i prossimi 9 anni: una collaborazione pubblico-privato. Il taglio del nastro della stazione è previsto per la prossima primavera, insieme alla consegna dei nuovi mezzi di Gaia Servizi alimentati a metano e che garantiranno una riduzione in atmosfera fino al 98% delle emissioni inquinanti, evitando di bruciare all’interno della città oltre 100.000 litri di gasolio. Cinquecentomila euro il fatturato stimato per il primo anno di attività. "I vantaggi? Avere una stazione ‘smart ed ecologica’ di erogazione di carburante a basso impatto inquinante e di energia elettrica al posto di un inceneritore dismesso - commenta il sindaco Francesco Vassallo -. Inoltre i mezzi di Gaia saranno tutti alimentati a metano con abbattimento del carico di Co2. Gaia avrà uno sconto sul carburante per i suoi mezzi e incasserà un canone di affitto pluriennale. Non è poco: sostenibilità ambientale e sostenibilità economica nell’ottica di uno sviluppo sostenibile".