Bollate, cattivi odori: riparte la battaglia

Mobilitazione contro l’aumento della produzione della Bitumati

Il caso di Cassina Nuova è arrivato sul tavolo di Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, con un’interrogazione leghista

Il caso di Cassina Nuova è arrivato sul tavolo di Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, con un’interrogazione leghista

Bollate (Milano), 19 marzo 2019 - Cassina Nuova e Cascina del Sole due frazioni sotto assedio: aria irrespirabile e traffico costringono i residenti a una vita in trincea. In tre tappe il Comitato Insieme per Ambiente e Salute tenta di difendersi. Assemblea partecipata la scorsa sera, prima tappa delle tre che il Comitato di cittadini guidato da Sara D’Andria e Giulia Pagani ha messo in programma. Sul tavolo le emergenze da affrontare: la nuova richiesta di aumento della produzione avanzata dalla Bitumati, il caos del traffico e i cantieri in stallo della nuova Rho-Monza, il progetto di un nuovo centro commerciale. Ancora una volta sono le donne di Cassina Nuova a muovere le fila della protesta, per prime due anni fa erano scese in campo per liberare l’intera frazione (10 mila abitanti) da una vita a finestre chiuse, scuole senza intervalli nei giardini, parchi confinati. Le puzze, i rumori, le polveri prodotti dalle lavorazioni della Bitumati 2000 di via Pace e dal traffico già a livelli insopportabili sono persino aumentati negli ultimi mesi. Prossimo appuntamento il Consiglio Comunale aperto di venerdì sul nuovo mega mall in arrivo fra le frazioni e Paderno. Mentre l’ultima tappa sarà una grande manifestazione ad aprile. A sostegno dei cittadini esasperati c’è anche la Lega che porta la questione a Roma.

«I cittadini di Cassina Nuova hanno sopportato già abbastanza miasmi nauseabondi e rumori notturni insopportabili. È ora di intervenire in concreto. Abbiamo sollecitato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ad adottare tutti gli opportuni provvedimenti di propria competenza insieme a Città metropolitana di Milano per risolvere la questione una volta per tutte e accertare anche il corretto iter amministrativo e l’opportunità di non autorizzare la richiesta di aumento di produzione della Bitumati 2000. La salute delle persone viene prima di ogni altra esigenza», si legge nella nota diffusa dai deputati Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo alla Camera e commissario della Lega di Milano e Fabio Massimo Boniardi.

«Una situazione che perdura da troppo tempo - denunciano i leghisti -. Alla faccia delle rassicurazioni ad avviare una serie di lavori per contenere, quantomeno, il problema dei rumori e dei cattivi odori, l’azienda stessa ha avviato l’iter per raddoppiare addirittura la produzione. Occorre dunque una specifica verifica di impatto ambientale, visto che quella “odorigena” ha già evidenziato la necessità di proseguire con gli accertamenti sugli inquinanti dispersi nell’aria».