Bollate, in stazione ascensore fuori uso "per Covid"

La denuncia di una disabile: "Ormai ha riaperto tutto, cosa aspettano?"

Carmen Lamacchia davanti all’ascensore fermo per Covid da oltre 80 giorni

Carmen Lamacchia davanti all’ascensore fermo per Covid da oltre 80 giorni

Bollate (Milano), 22 giugno 2020 - Bar aperti, ristoranti, piscine e musei hanno ripreso l’attività. Mentre da 82 giorni, a causa del Covid, non funzionano gli ascensori della stazione sotterranea di Bollate Centro. Bloccati ai tempi delle limitazioni antivirus, non sono ripartiti nemmeno con la fine del lockdown. In Fase 3, di fatto, i disagi per chi non riesce a scendere e salire le scale restano enormi. La lettera di Carmen Lamacchia, disabile bollatese, spedita l’8 giugno all’assessora regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi è ancora senza risposta. È una denuncia a cuore aperto contro un sistema che si dimentica dei più deboli, un appello alle istituzioni affinché "nessuno resti indietro". 

Nota per le sue battaglie civili, insignita del “Panettone d’oro 2019“, Carmen nel suo scritto denuncia che il servizio degli ascensori è fermo dal primo aprile. "Sono una disabile, mi muovo in modo permanente con due stampelle ma, malgrado la mia disabilità nel fisico e nella parola, tre volte la settimana mi reco da Bollate Centro a Milano per effettuare le mie terapie. Per qualche giorno, con molta fatica, ho salito quei 30 gradini con il terrore di cadere. Poi, stremata, mi sono avvalsa del Servizio disabili Trenord". Carmen al mattino trova in stazione un addetto che l’aspetta e, dopo che si sono riconosciuti, telefona a Saronno e fa attivare l’ascensore, lei sale fino alla banchina a quel punto l’ascensore viene nuovamente disattivato. Risolta l’andata, il problema si presenta per il rientro a casa, le terapie che Carmen deve affrontare non sempre terminano nello stesso momento, per questo l’orario del ritorno a volte cambia, un fatto che mette a rischio il suo appuntamento con l’addetto che a Bollate, concordato l’orario, l’aspetta per riattivare l’ascensore e farla scendere dalla banchina al tunnel. 

"La Costituzione agli articoli 3 e 22 recita che tutti i cittadini hanno pari opportunità essendo uguali. Sono arrabbiata per me e per i tanti disabili: la nostra libertà viene oppressa, dobbiamo quasi sempre elemosinare un servizio pubblico e questo lede la nostra dignità". Da qui la richiesta di Carmen perché gli ascensori vengano ripristinati al più presto, dato che quasi tutte le attività sono ripartite. "L’idea è che non si voglia attivare l’ascensore solo per non avere un problema in più da gestire", aggiunge Lamacchia. Ieri mattina l’ennesima beffa: tra i messaggi sui monitor delle ferrovie, anche quello sul corretto uso degli ascensori durante l’emergenza sanitaria: "Sali da solo".