Arese, ostruzionismo sulla pista di sci indoor

I grillini cercano di rallentare l'iter del progetto sull'area ex Alfa

Il rendering del progetto

Il rendering del progetto

Arese (Milano) - Sull’ex Alfa Romeo si progetta la prima pista da sci coperta d’Italia. I tempi stringono, in vista della conclusione dell’iter, il Movimento 5 Stelle chiede chiarezza e più tempo prima di dare avvio alla ‘faraonica’ riqualificazione dell’ex fabbrica motoristica di Arese. Si tratta dell’ultimo grande lotto di ricostruzione sulle ceneri dell’Alfa, il primo è stato la realizzazione de Il Centro, shopping mall fra i più grandi d’Europa che il 14 aprile scorso ha spento la sua prima candelina.

La portavoce del Movimento 5 Stelle Regionale Silvana Carcano chiede il rinvio dei termini per la chiusura del rapporto ambientale in discussione in Regione prevista per il 30 aprile "data che tiene conto anche della scadenza del mandato del sindaco Pd, Pier Mauro Pioli di Garbagnate" sottolineano i grillini a margine del confronto con il responsabile del procedimento.

"Abbiamo rilevato e fatto presente che la Valutazione d’Impatto Ambientale (Via) non è aggiornata allo stato di fatto dell’area, infatti nel frattempo è cambiata la viabilità e c’è il centro commerciale. I dati di rilevamento dell’aria risalgono al 2012! Stando alla risposta dei tecnici, non è necessario alcun aggiornamento trattandosi di un atto integrativo. Stando invece ai dati in nostro possesso si sono superate per numerosi giorni le soglie massime di Pm10 nel 2016 e già nel 2017". Il Piano di riqualificazione, per legge, agli interessi imprenditoriali deve affiancare elementi progettuali che rispondano a un interesse generale per il territorio: "La pista da sci indoor, un investimento di circa 50 milioni di euro, viene interpretata di ‘interesse pubblico’ in quanto sarà anche affiancata da laboratori di medicina sportiva", così anche per il verde previsto. Fondamentale secondo i grillini conoscere quali saranno gli operatori che occuperanno l’area "rilevante per comprendere le previsioni di traffico e le ricadute sull’inquinamento, ma ad oggi non ci risulta ancora nulla di definito, tant’è che nella proposta di progetto non vi è nessun riferimento ai parcheggi e alla viabilità", e attendere l’esito dei monitoraggi a un anno dall’insediamento dello shopping mall. A meno di 10 giorni dall’approvazione manca ancora l’incontro pubblico che dovrebbe illustrare ai cittadini il piano. Per tutte queste ragioni il M5S ritiene «indispensabile il rinvio dei termini. "Noi non molliamo", concludono.