Arese, un romanzo industriale: ecco "C’era una volta l’Alfa"

Il libro dell’ex progettista Carlo Pariani

Carlo Pariani, 65 anni, è stato progettista in carrozzeria dal 1974 al 2009

Carlo Pariani, 65 anni, è stato progettista in carrozzeria dal 1974 al 2009

Arese (Milano), 11 luglio 2018 - L'appuntamento è dove una volta c’era l’Alfa Romeo di Arese, o meglio, davanti a quel che resta della fabbrica automobilista aresina, la portineria centrale. È qui che Carlo Pariani, 65 anni, dal 1974 al 2009 progettista in carrozzeria, prima coordinatore della Fim e poi dal 1991 della FlmUniti Cub di Arese, si presenta con il suo libro uscito da pochi giorni dal titolo «C’era una volta l’Alfa», edizioni La Mano di Legnano. Ben 240 pagine di storia e un inserto di 32 pagine di fotografie, dal 1987 anno in cui è arrivata la Fiat, fino ai giorni nostri, dalle gloriose produzioni con il marchio del Biscione alle lotte operaie e sindacali contro lo smantellamento dei reparti. Una testimonianza diretta accompagnata da documenti che l’autore conserva gelosamente nel suo archivio personale.

«Ho iniziato a scrivere questo libro nel 2008 quando sono stato operato al cuore e ho fatto una convalescenza di quasi otto mesi, poi lo ho abbandonato, negli ultimi anni l’ho ripreso dal cassetto e completato - spiega Pariani - avendo fatto per oltre vent’anni il delegato sindacale ho documenti molto interessanti, volantini sindacali, striscioni e fotografie che mi hanno aiutato a ricostruire la storia dell’Alfa anche con aneddoti e curiosità che pochi conoscono. Per esempio l’arrivo della Fiat ad Arese non era stato ben visto da nessuno, tutti avevamo criticato la vendita della fabbrica e del marchio Alfa Romeo. In quei giorni avevamo fatto un volantino con Agnelli a braccia aperte che ringraziava Prodi e il Governo e una vignetta che diceva che la Fiat aveva comprato lo stabilimento per chiuderlo. È andata così».

Nel libro ci sono anche gli accordi per la reindustrializzazione firmati con Regione Lombardia, si racconta il miraggio dell’auto a basso impatto ambientale e il laboratorio politico e sociale che l’Alfa Romeo ha rappresentato. «Ad Arese siamo arrivati ad avere 400 delegati sindacali, uno ogni 50 lavoratori, un vero parlamentino - spiega Pariani - il sindacato aveva un ruolo importante. Mi ricordo che in tre anni avevo scritto 297 lettere di contestazione alla Fiat per violazione dei diritti e dello Statuto dei lavoratori». E oggi? «Vedere che è rimasto solo l’edificio della portineria centrale e il call center è una vera tristezza - conclude l’autore - è un peccato perché l’Alfa Romeo non ha più l’anima di una volta e anche i progetti di rilancio industriale degli ultimi anni non hanno sortito l’effetto sperato». Il libro costa 18 euro, si può acquistare in libreria a Rho e Legnano, oppure è possibile via internet (ww.cooplamano.it/c-era-una-volta-l-alfa).