Area ex Alfa, guerra dell’Imu tra Lainate e Arese

I due Comuni davanti al Tar per la ripartizione dei tributi del centro commerciale

L'ingresso dello shopping mall

L'ingresso dello shopping mall

Lainate (Milano), 13 novembre 2018 - Il piano di riqualificazione dell’immensa area dell’ex Alfa Romeo, che passa sotto il nome accordo di programma, porta il Comune di Lainate e quello di Arese davanti ai giudici del Tar. A muovere la prima pedina ci ha pensato il Comune di Lainate che ha richiesto alla vicina Arese di avere una parte maggiore della torta relativa all’Imu e alla Tasi del grande centro commerciale. La controversia nasce da una differente interpretazione del protocollo d’intesa del 2012 per la ripartizione delle ricadute alle concessioni urbanistiche. Le due amministrazioni dopo mesi di valutazioni e carteggi restano su posizioni diverse: saranno dunque i giudici del Tar a stabilire chi fra i due sindaci ha ragione. Voltandosi indietro di un paio di anni, sul piatto, secondo Lainate, ci potrebbero già essere almeno 500mila euro di tributi da incassare se il tribunale regionale desse ragione a loro. Il documento della discordia era stato firmato all’epoca dal commissario prefettizio di Arese, Emilio Chiodi e dal sindaco di Lainate, Alberto Landonio con l’obiettivo di regolare i rispettivi interessi comunali nel quadro dell’accordo di programma. Era il 9 maggio, la ratifica del consiglio comunale lainatese, ultimo tassello dell’iter, arrivava il 17 dicembre di quello stesso anno da un consiglio comunale blindato. Mentre il parlamentino votava a favore, nella piazza le forze dell’ordine tenevano a bada i manifestanti che si opponevano al progetto.

L’area presa in considerazione dal protocollo è solo una parte dell’intero spazio da riqualificare, si parla di 1.607.385 metri quadrati, di cui 882.379 di Arese (54,90%) e 725.006 di Lainate (45.10%). Su queste competenze territoriali sono stati suddivisi gli oneri di urbanizzazione. Lainate chiede che, sulla base del protocollo firmato, si suddividano anche le altre somme generate dall’area ex Alfa, in particolare i tributi. L’altra metà della riqualificazione che, questa volta coinvolgerà in gran parte anche Garbagnate Milanese, è ancora in discussione sui tavoli regionali. Il piano della proprietà dell’area che porta la firma dell’imprenditore Marco Brunelli (Gruppo Finiper) propone di realizzare a lato del mega mall Il Centro la prima pista da sci indoor d’Italia, a fianco del Museo storico dell’Alfa Romeo l’Ikea e, dietro al Gardella, nuovi spazi commerciali. La ratifica potrebbe arrivare, se non ci saranno intoppi, davanti ai tre parlamentini di Arese, Lainate e Garbagnate Milanese nel 2019. Vale la pena di fare un altro salto indietro: al punto 4 del protocollo del 2012, dove si ipotizza che lo stesso criterio di ripartizione «dovrà essere mantenuto anche per futuri atti integrativi dell’accordo in trattazione». Con il rientro al tavolo regionale del Comune di Garbagnate Milanese quindi cosa cambia? Gli oneri urbani della prima pista da sci indoor degli italiani in che modo verranno spartiti fra le amministrazioni? La domanda è aperta.