Arese, futuro dell'ex Alfa Romeo: le carte vanno alla Ue

I 5 stelle contrari all'ampliamento commerciale, la petizione all’attenzione dalla commissione ambiente

L'area ex Alfa

L'area ex Alfa

Arese (Milano), 27 febbraio 2018 - Mentre venerdì il tavolo che darà il via libera all’ampliamento dell’area commerciale nell’ex Alfa Romeo di Arese si chiudeva con un nulla di fatto, a Bruxelles la petizione del Movimento 5 Stelle contro il progetto trovava i suoi sostenitori. "Noi enti locali solo spettatori", commentava a margine della riunione regionale la sindaca di Arese Michela Palestra, presente all’incontro organizzato da Distretto 33, Ail (Associazione Imprenditori Lombardi) e Comitato Risorgimento a Cascina Triulza, per fare il punto sulla futura città della scienza nell’area di Expo.

Un milione di mq da reinventare fra Rho, Pero, Baranzate e Arese, tanti quanto quelli che attendono di chiudere il cerchio della riqualificazione sull’ex fabbrica motoristica di Arese. "Due aree che devono comunicare, il tema centrale è l’ambiente - ha detto la sindaca di Arese - da una parte Expo un progetto pubblico che può attrarre investitori, dall’altra l’ex Alfa, un’area privata dove il pubblico deve essere regista dello sviluppo: investire sul trasporto pubblico e non solo sulle infrastrutture". Guarda allo sviluppo territoriale della Lombardia la Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo che sollecitata dal Movimento 5 Stelle ha deciso di inviare una lettera alle autorità regionali e locali chiedendo attenzione all’impatto ambientale nell’ampliare le aree commerciali ad Arese.

La presidente della Commissione Cecilia Wikström ha dichiarato che la petizione presentata dal Movimento 5 Stelle resterà aperta, in attesa di ricevere informazioni da parte della Commissione europea sulla qualità dell’aria in Lombardia. Sottoscritta da 900 cittadini, la petizione si oppone al progetto di realizzazione di una pista da sci indoor e al raddoppio dell’area commerciale sulle ceneri di quel che resta dell’ex Alfa Romeo e interessa i comuni di Arese, Lainate e Garbagnate. L’aumento del traffico potrebbe ulteriormente peggiorare la qualità dell’aria che nella zona «"a oltrepassato per 94 giorni i limiti di particolato PM10 stabiliti dalla direttiva europea", ha detto Michaela Piva, rappresentante pentastellata di Arese, "ben oltre la soglia europea dei 35 giorni".