Arese, polo per le imprese: c’è un gruppo

Da Bini l’unica offerta sui terreni ex Alfa. "Non è strano, è un progetto complesso"

L'assessore Giuseppe Augurusa

L'assessore Giuseppe Augurusa

Arese (Milano), 14 novembre 2019 - Mentre è fermo al palo sui tavoli regionali l’Accordo di programma per la riqualificazione dell’ultima fetta dell’ex Alfa Romeo di Arese, si è chiuso il bando per il “Polo di servizi alle imprese”. Più di 11.000 metri quadrati di immobili nell’area dell’ex fabbrica motoristica che dal 2016 ospita il grande mall del gruppo Finiper. Si tratta di capannoni industriali ceduti ai Comuni di Arese e Lainate, con vista sullo shopping mall dei record, che attendono da tempo di poter accogliere imprese e lavoro e "rappresentano l’unica parte pubblica sull’enorme piazza privata", commenta Giuseppe Augurusa, assessore aresino all’Attuazione dell’Accordo di programma. Nei giorni scorsi l’apertura delle buste in seduta pubblica, un solo partecipante alla gara, si tratta del Gruppo Bini, pool di aziende del Varesotto. "Scarso interesse? Una sola busta pervenuta ci racconta, invece, quello che raccontano tutte le gare in questo periodo di difficoltà economica generalizzata - commenta Augurusa -. Inoltre in questo caso parliamo di un progetto complesso, si tratta di gestire in toto, e non solo dal punto di vista immobiliare, una struttura di 11mila metri quadri e farci attività d’impresa. Servono competenze e bisogna avere un rapporto con i sistemi d’impresa, con le reti di servizi, con le università e probabilmente l’elemento di rischio non era per tutti affrontabile. Interessante dal punto di vista imprenditoriale la contropartita economica, abbiamo dovuto pensare a un contratto di servizio, il gestore incamera una cifra fissa forfettaria a cui si va ad aggiungere un meccanismo di incentivi: maggiore sarà il numero di spazi occupati e più saranno gli incentivi".

La durata dell’appalto del valore del valore complessivo di 442.206 euro è di tre anni prorogati di altri tre, per un corrispettivo annuale di 73.701 euro, pari ai costi stimati di gestione. Al Comune spetterà l’incasso degli affitti. La cessione dei lotti da parte della proprietà (Aglar spa) ai due Comuni quale piano di sviluppo produttivo e occupazionale del comprensorio ex Alfa era prevista dal 2014, fra le ricadute alle concessioni per la realizzazione del centro commerciale. Il 2017 avrebbe dovuto essere l’anno del debutto del “Polo di servizi alle imprese”, ma la firma del rogito ha tardato ad arrivare. Attualmente sono in corso le ultime verifiche sul Gruppo Bini da parte della Centrale unica di committenza di Lainate per dare il via libera all’assegnazione, toccherà poi all’amministrazione comunale valutare l’operatore che avrà 30 giorni di tempo per presentare il suo piano strategico. "Un’operazione lunga e complessa, l’unica iniziativa pubblica su un’area privata di 2 milioni di metri quadri - sottolinea ancora l’assessore -. Con l’ex sindaco di Sesto San Giovanni, abbiamo confrontato le vicende dell’ex Alfa Romeo con quelle della Falck. Il problema di queste grandi riqualificazioni di aree industriali dismesse è sempre quello: c’è una gestione completamente lasciata ai privati, i Comuni fanno quel che possono per mettere voce nei piani di sviluppo. Una delle ragioni positive del perché l’Adp dell’ex Alfa stia andando così a rilento, sta nel fatto che i Comuni in causa, a differenza del passato, hanno voluto far sentire la loro voce ai tavoli decisionali con la pretesa di inserire nei progetti anche l’interesse pubblico oltre a quello del privato. Questo è il salto di qualità in una discussione che dura da più di 20 anni".