Arese, salute e dati Ats: un vero giallo

Malattie cardiovascolari: resta un rebus l’errore pubblicato sul portale

Proteste contro l’allarme inquinamento ad Arese

Proteste contro l’allarme inquinamento ad Arese

Arese (Milano), 14 marzo 2019 - L'Ats non ha compreso l’origine dell’errore, nessuna anomalia sui dati di incidenza delle malattie cardiovascolari ad Arese pubblicati sul Portale sullo stato di salute dei milanesi e poi corretti. La vicenda era cominciata con una ricerca della consigliera pentastellata Michaela Piva, in prima linea contro il raddoppio del centro commerciale di Arese nell’ex Alfa Romeo e dell’inquinamento che ne consegue. Indagando sulle condizioni di salute degli aresini, Piva consulta il portale degli open data della Ats di Milano suggeritogli da un medico: i dati pubblicati a gennaio 2019, riportano 6.067 casi di malattie cardiovascolari riscontrati nel 2017, un aumento preoccupante dei casi, rispetto ai 4.544 riscontrati nel 2016 (tema trattato in un articolo pubblicato su queste pagine il 14 gennaio).

I dati cambiano a febbraio, quando sul portale Ats, formulando la stessa ricerca su Arese, sempre relativa al 2017, i casi di malattie cardiovascolari scendono a 4.555. L’allarme si sgonfia. Il giallo resta, invece, irrisolto. Sulla questione, interviene, anche il consigliere regionale Massimo De Rosa (M5S) che chiede conto ad Ats dell’accaduto. "Non è stato possibile verificare alcuna anomalia", gli rispondono dall’agenzia della Salute. "Ats, nega l’evidenza, sarebbe stato più rassicurante ammettere l’errore" sbotta il portavoce pentastellato. "Non riusciamo a capacitarci - commenta Piva -. La discrepanza nella pubblicazione dei dati è evidente e documentata anche attraverso i relativi print screen" conclude la consigliera aresina, intenzionata nell’andare avanti fino a chiarire tutta la vicenda. "Il portale attivo dalla fine del giugno del 2017 è strumento che permette ai cittadini di disporre di dati sanitari relativi a ricoveri, prestazioni ambulatoriali, prescrizioni e accessi a pronto soccorso per comune di residenza e dello stato di salute, prevalenza di patologie croniche, mortalità, ricoveri e incidenza di tumori", spiegano da Ats.

E confermano: "L’anomalia evidenziata oltre a essere non spiegabile è la prima volta che viene segnalata. I dati attualmente disponibili sulla prevalenza delle patologie croniche 2017 è stata resa disponibile ad aprile 2018 e da allora non hanno subito variazioni e i dati attualmente evidenziabili sono quelli disponibili e certificati". Circa 400 accessi al giorno al portale: "Se si fossero verificate anomalie (sempre possibili in un software che può presentare dei bug) queste sarebbero state evidenziate da più utenti". Le pagine inoltre "non sono il risultato di una elaborazione, ma la visualizzazione di dati già aggregati", come dire: nessun errore umano. "Di fronte a queste risposte restiamo perplessi - conclude De Rosa -. Avremmo trovato maggior rassicurazione se Ats avesse ammesso quello che sembra essere un evidente errore. Invece questa ostinazione nel negare l’evidenza, dal momento che l’agenzia parla di nessuna anomalia, non dissipa i dubbi sull’intera vicenda". Per scoprire il mistero bisognerà attendere che il caso si ripeta.