Anche Rho sposa la mobilità dolce

Non solo interventi sulle piste, ma percorsi ad hoc in strada: "Dopo l’emergenza, più attenzione all’ambiente"

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Messa in sicurezza e completamento delle piste ciclabili: nella città di Rho la mobilità dopo il Covid-19 è sulle due ruote. L’amministrazione comunale per favorire l’uso della bicicletta e la mobilità sostenibile ha approvato un piano di interventi sulle oltre 25 chilometri di piste ciclabili. "La situazione di emergenza Covid-19 ha evidenziato tre aspetti molto importanti - dichiara l’assessore a Traffico, viabilità e mobilità, Gianluigi Forloni - pochi mesi di lockdown hanno reso evidente il miglioramento significativo dell’aria e di tutto l’ambiente. Da qui la necessità di modificare profondamente una mobilità vecchia, inquinante, basata sulle auto per poter dare finalmente un nuovo corso alla circolazione urbana. Il secondo aspetto si rifà al perdurare delle misure per il contenimento del coronavirus tra cui in primis il distanziamento sociale: le due ruote rappresentano una sicura e valida alternativa al mezzo privato e alle difficoltà nell’utilizzo del mezzo pubblico. Infine lo stesso Governo ha deciso misure di sostegno alla mobilità dolce con il buono bici, un segnale incisivo dato a tutti i cittadini sull’acquisto di biciclette. A noi spetta migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti".

E così dopo un confronto con gli uffici tecnici comunali, il tavolo della mobilità, gli incontri con Fiab Rho (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) e indicazioni emerse nelle conferenze nazionali, è stato definito un piano di rilancio della mobilità dolce e la creazione di adeguate condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti con interventi di moderazione del traffico. Obiettivo favorire l’uso della bicicletta per gli spostamenti in città, sia in centro che nei quartieri periferici.

In che modo? Si inizia subito con il rifacimento della segnaletica e la realizzazione delle “Bike Line”, percorsi identificabili e zone 30, che costituiscono un aggiornamento del codice della strada. Questo significa "meno piste ciclabili più strade ciclabili", che consentano la percorribilità in corsia di biciclette e monopattini elettrici. Saranno privilegiati i percorsi verso le scuole e verso i parchi. Infine saranno realizzati alcuni progetti già finanziati come la pista ciclabile Passirana-Terrazzano.