Rho, basta con la rotonda della morte. Ora il Pd suona la sveglia all’Anas

Carlo Borghetti in Regione chiama a raccolta Comuni e cittadini

Nell’immagine di repertorio soccorritori in azione

Nell’immagine di repertorio soccorritori in azione

Rho (Milano), 30 agosto 2015 - "Mettiamo insieme Regione, Comuni e cittadini per chiedere ad Anas e Cipe di intervenire in fretta per la messa in sicurezza della rotonda".

È l’appello del consigliere regionale del Partito democratico Carlo Borghetti all’indomani dell’incidente mortale di venerdì in cui ha perso la vita Flavio Bossi, 32 anni, di Pogliano Milanese. L’uomo era in sella alla propria moto quando è stato travolto e ucciso da una macchina che non ha rispettato il segnale di precedenza.

Flavio Bossi, che viveva nella frazione di Bettolino, lascia la moglie e un bambino di due anni. L’uomo era molto conosciuto a Rho, dov’era nato e cresciuto, in particolare nel rione dell’oratorio San Carlo, dove era cresciuto con i genitori.

La tragica morte ha riacceso le polemiche sulla «rotonda maledetta», quella tra la Statale 33, il Comune di Rho, Pogliano Milanese e Lainate, quotidianamente proscenio di incidenti stradali. «Il primo pensiero va alla vittima dell’incidente e ai suoi familiari: non ci sono parole per dire il dolore, è una perdita troppo grande, e non c’è consolazione che tenga», dichiara il consigliere regionale Borghetti che pochi mesi fa era stato il primo firmatario di una mozione votata all’unanimità dal Consiglio regionale per chiedere all’Anas di realizzare l’intervento di riqualificazione e messa in sicurezza.

"Voglio precisare che l’incrocio teatro di incidenti è una strada sui cui la competenza a intervenire è dell’Anas, perché è una strada statale, i Comuni non possono intervenire – aggiunge – A me, come a molti altri, interessa risolvere il problema, insieme a tutti quelli che ci stanno, e siccome sono un consigliere regionale di minoranza ho fatto quello che il mio ruolo mi consente, ho fatto approvare una mozione che spinge la Regione ad agire sugli enti competenti, cioè sull’Anas e sul Cipe ad utilizzare i fondi rimasti del vecchio progetto inattuato del Sempione bis per riqualificare e mettere in sicurezza l’incrocio. Così si risolve il problema del finanziamento, senza cui nessun progetto può andar avanti».

Dopo l’approvazione della mozione, il politico rhodense ha sollecitato più volte l’assessorato regionale alle Infrastrutture. Ma è ovvio che non basta. Soprattutto oggi dopo un incidente mortale. Da qui la proposta di Borghetti a fare fronte comune per chiedere ad Anas a che punto sia il progetto e che tempi ci vogliano per realizzare l’opera.

"Nel frattempo, però, Anas deve fare subito qualcosa: un nuovo semaforo, dei lampeggianti, interventi di moderazione della velocità – conclude Borghetti – Ho scritto ieri mattina all’assessore regionale informandolo dell’incidente mortale e chiedendogli un’azione forte per raggiungere il risultato».