Arese, 16 maggio 2014 - E' attesa per il 25 o 26 giugno la decisione del Gup Simone Luerti in merito alla richiesta di rinvio a giudizio di sette ex manager della Fiat accusati di omicidio colposo in relazione ai ventuno operai dello stabilimento Alfa di Arese deceduti, secondo l'accusa, per forme tumorali provocate dall'esposizione all'amianto nello stabilimento.
Ieri mattina nell'aula del Tribunale di Milano, il Gup ha ascoltato gli interventi difensivi delle parti civili, Regione Lombardia, Asl, Inail, Comune di Arese, familiari delle vittime e le sigle sindacali Fiom-Cgil, Slai-Cobas e Flmu-Cub. Poi la parola è passata ai difensori degli indagati che hanno ribadito le argomentazioni già presentate nel corso delle indagini preliminari "tese a dimostrare l'infondatezza delle contestazioni". In particolare, secondo la difesa "nelle lavorazioni dello stabilimento di Arese non era previsto alcun utilizzo di materiali contenenti amianto".
L'udienza preliminare è stata aggiornata al 5 giugno: in quell'occasione continuerà la discussione da parte dei difensori degli ex manager dello stabilimento aresino. Poi il 25 o 26 giugno (sono due le date fissate da Luerti) il Gup deciderà se archiviare la richiesta del Pm Maurizio Ascione o rinviare a giudizio i sette indagati. "La Fiom Cgil di Milano è soddisfatta per essere stata ammessa come parte civile nel procedimento - dichiara l'avvocato Luigi Michele Mariani, difensore della Fiom Cgil - ci dispiace che il riconoscimento sia solo per i danni non patrimoniali, ma se ci sarà un rinvio a giudizio riproporremo la richiesta anche in sede di processo penale".
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