Bollate, 30 ottobre 2013 - Dall’anonimato della provincia milanese salgono in vetta alle hit musicali i tetti di via Turati 40 a Bollate,che ora stanno facendo il giro del Paese. L’occasione è arrivata grazie al noto rapper Emis Killa, che qui ha girato il video clip di «Scordarmi chi ero», singolo tratto dall’album Mercurio uscito in questi giorni.

Le riprese mostrano scorci, angoli, suggestive vedute dall’alto della città e non nascondono il degrado dei casermoni popolari firmati da Guido Canella, che da 18 anni attendono una riqualificazione che non parte mai. Fra muffe, amianto da bonificare e cornicioni che cadono ci sono più di 180 famiglie. Ed è stata una scelta non casuale quella del rapper di Vimercate, di girare sui tetti dell’«Alcatraz di Bollate» (è così che viene definito il quartiere dai bollatesi), per non dimenticare le sue origini e insieme per dare valore a un luogo spesso denigrato e ghettizzato. Una scelta che Killa ha voluto sottolineare anche ai microfoni di radio Dj, intervistato da Linus in occasione del lancio discografico del suo album. 

Per contribuire a sostenere il futuro dei ragazzi del quartiere, il rapper ha fatto una donazione destinata a due progetti dei quali si stanno occupando le cooperative territoriali Il Grafo e Il Melograno, partner insieme all’associazione Dianova, Comuni Insieme, Auser e Simone de Beauvoir del Contratto di quartiere, il piano regionale che punta al recupero sociale e urbano di questi luoghi.

Si tratta di «171 Lab» e «Video Social Maker», il primo progetto si realizza in uno spazio comune che serve a favorire la comunicazione fra abitanti, istituzioni, cittadini. Il secondo «Video Social Maker - Adolescenti in ripresa» è invece n corso dedicato ai ragazzi, pensato per offrire loro un’occasione per raccontare e raccontarsi attraverso i linguaggi della multi-medialità. Il progetto coinvolgerà altri giovani: quest’anno se ne prevedono un centinaio.