Lainate, 4 marzo 2012 - Stangata in arrivo sulle famiglie: per mantenere i servizi, il Comune aumenta l’addizionale Irpef e prevede l’Imu sugli immobili per ordine del Governo. È quanto emerso dalla presentazione del bilancio in Consiglio. «Scelte dolorose ma necessarie per mantenere i conti pubblici in equilibrio e conservare intatta l’offerta di servizi alla popolazione – ha sottolineato l’assessore Vincenzo Zini – in questo modo riusciamo ad avere un bilancio sano senza ricorrere agli oneri di urbanizzazione». Ovvero non si consuma suolo per sostenere la spesa.

L’addizionale Irpef sarà dello 0,6 per cento mentre l’Imu del 5 per cento sulla prima casa e dello 0,9 sugli altri immobili. «Abbiamo ritenuto opportuno individuare anche una soglia di esenzione totale per redditi più bassi, fino a 10mila euro», ha spiegato Zini illustrando il prospetto delle entrate e delle uscite di quest’anno. Si tratta nel complesso di 24 milioni di euro che peseranno in massima parte sulle spese correnti, mentre le entrate saranno frutto degli aumenti tributari dovuti anche alla diminuzione dei trasferimenti statali.

Da quest’anno c’è anche una nuova imposta che dovranno pagare i cittadini, per obbligo di legge: la municipale propria. «Siamo a una svolta. Sindaco e Giunta sono usciti allo scoperto e hanno deciso: aumentiamo le tasse ma non tocchiamo le spese . In aula hanno cercato di mascherare il grosso aumento che ci sarà da Ici a Imu senza peraltro convincere nessuno - dice Andrea Pilati, consigliere di opposizione del gruppo misto -. Hanno previsto una soglia di esenzione all’addizionale Irpef ridicola, diecimila euro vuol dire esentare gli evasori fiscali. Infatti un pensionato che tira la carretta con 900 euro al mese, è escluso dalla zona franca. Ai cittadini si chiedono troppi soldi in un momento come questo. Era meglio tagliare la spesa».

Pilati fa riferimento al parco automezzi della polizia locale. «Ci sono auto e moto che percorrono 100 chilometri l’anno con sperpero di denaro pubblico per manutenzioni, bolli ed assicurazioni. Qualsiasi azienda seria taglierebbe subito questi costi inutili. Potrei fare altri esempi di tagli possibili su uscite inutili, ma il concetto è sempre lo stesso. Basta vedere il bilancio per capire quale sia la produttivita del Comune: pochi servizi e tanti costi e talvolta i servizi sono pure scarsi».

di Gigia Pizzulo