Paderno Dugnano, 27 marzo 2011 - Anche il Comitato per l’interramento della Rho Monza tra i contestatori che ieri mattina hanno accolto tra fischi e insulti il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il vice ministro delle Infrastrutture Roberto Castelli, in occasione dell’inaugurazione del nuovo tratto di metropolitana ad Affori.

«Abbiamo approfittato di questa inaugurazione per incontrare quei politici che stanno decidendo del futuro delle nostre città, visto che con noi non vogliono collaborare e che non riusciamo ad incontrarli diversamente - ha commentato Ferruccio Porati del Comitato padernese -. Qui abbiamo incontrato altre centinaia di manifestanti che si lamentano per le infrastrutture carenti, parcheggi su tutte», ha spiegato Porati che ieri mattina, insieme a un centinaio di padernesi, ha partecipato all’inaugurazione per riportare l’attenzione sull’autostrada a 14 corsie che i padernesi proprio non vogliono. A meno che non sfili sottoterra.

Striscioni, cartelli, fischietti, vuvuzela ma soprattutto la voglia di protestare davanti a chi sembra aver già deciso di sacrificare Paderno costruendoci sopra la nuova autostrada, invocata come rimedio ai mali del traffico milanese. Tutta la conferenza che si è tenuta accanto ai binari è stata letteralmente coperta dalle rumorose contestazioni dei manifestanti assiepati dietro la balaustra che separa la strada dalle banchine. Non è stato possibile infatti per loro avvicinarsi troppo a Moratti & Co. e diversi agenti in divisa hanno seguito i manifestanti per evitare disordini.

Ma i manifestanti non si sono lasciati intimorire e sono andati avanti con le loro proteste. «Mi sembra tutta una vergogna - il commento di Marco Feliciani, con suo figlio in spalla -. È da 9 anni che aspettavamo la metrò e ora non sono ancora stati previsti i parcheggi, ci continuano a bombardare di bugie. Sono qua per sostenere la protesta, anche quella del comitato per l’interramento, che sicuramente vuole il bene dei nostri figli».

«Abbiamo mostrato alle autorità provinciali qual è il nostro livello di sopportazione, non siamo facinorosi perditempo - ha continuato Porati - e non smetteremo di lottare perché si tratta di una questione di vita o di morte per noi e per i nostri bambini». «Oggi è il buonsenso a portarmi qui - ha spiegato invece Raffaele Mastromarino, padernese -. Come si può pensare di far passare una simile autostrada tra le case di Paderno? L’assurdità è che questo progetto è partito con una giunta di sinistra, e sta andando avanti con una di destra. Possibile che nessuno abbia mai cambiato idea?». Il Comitato non ci sta e continuerà a far sentire la propria voce.