Garbagnate Milanese, 11 novembre 2010 - Santo Calvagna, 58 anni, vive da solo in un appartamento di proprietà in via Carroccio, a Garbagnate. L’uomo, ieri mattina, dopo aver ricevuto una lettera raccomandata dal proprio amministratore condominiale, si è recato di corsa dai militari della caserma locale per mettere in chiaro una situazione che, secondo lui, ha dell’incredibile. "Soffro di bronchite - spiega Santo, che vive solo nella casa che prima era dei suoi genitori - e qualche volta, soprattutto quando giunge la stagione fredda, ho colpi di tosse durante la notte mentre dormo. Faccio fatica a dormire, quindi capita che il letto si muova anche per questo, producendo stridii e rumori che nelle ore notturne possono dare fastidio. Mi si accusa ingiustamente di schiamazzi e rumori strani. Ma la malattia non è mica un giradischi, è una condizione di salute che non posso controllare schiacciando un semplice bottone".
Nel richiamo ufficiale, però, come descritto nella missiva a firma dell’amministratore pro tempore Tommaso Dell’Olio, al condomino vengono contestati rumori molesti di qualsiasi natura, provenienti dal suo appartamento sia nelle ore diurne che in quelle notturne. "Le formuliamo richiamo ufficiale - si legge nella lettera inoltrata a Calvagna per raccomandata -per il suo comportamento contrario alle norme del vivere civile e la diffidiamo dall’arrecare disturbo dopo le ore 22 e prima delle 7 del mattino con rumori molesti/nocivi e schiamazzi vari".
L'uomo però respinge le forti accuse che lo vedono da anni - secondo alcune dichiarazioni fatte dai suoi coinquilini e come è riportato nell’ennesimo richiamo dall’amministrazione che gestisce il plesso "Daniela I" di via Carroccio - come un disturbatore "incallito" della quiete condominiale, a tal punto da essere chiamato a rispondere delle lamentele dei vicini presso la stazione dei carabinieri di Garbagnate, per ben due volte.
"Non buttiamo benzina sul fuoco spiega un condomino che preferisce rimanere anonimo -, quel signore entra ed esce di casa a tutte le ore del giorno e della notte e produce continuamente rumori di sedie, mobili e tv alta fino all’alba. Qui siamo tutti stufi. Inizialmente glielo abbiamo detto con le buone maniere, facendogli notare che per il buon vicinato bisognava rispettare quelle che sono le regole impartite dal regolamento condominiale. Lui, invece, ha sempre fatto le orecchie da mercante, e come se non bastasse ora si mette anche fare la vittima.
Ma le vittime siamo noi che lo sopportiamo da anni". "Nell’ultima riunione di condominio - si difende con un po’ di sarcasmo Santo Calvagna, da poco in pensione - hanno addirittura chiesto all’amministratore di applicarmi una quota in più sul consumo dell’acqua potabile solo perché qualche volta ho avuto ospiti in casa. Secondo loro quando entro nel mio appartamento, sempre per il quieto vivere, dovrei togliermi le scarpe, rimanere immobile e mettermi un cerotto sulla bocca senza più respirare".
© Riproduzione riservata