Arese: "Abusi su un 15enne". Indagati educatore e sacerdote

Scandalo sessuale in un oratorio. La vittima ha 15 anni

L’indagine  è coordinata  dal pm  Cristian Barilli

L’indagine è coordinata dal pm Cristian Barilli

Arese (Milano), 14 gennaio 2016 - Una torbida vicenda di abusi su un ragazzino di 15 anni scuote Arese. Un educatore di un centro giovanile parrocchiale e un sacerdote salesiano sono indagati per violenza sessuale e pornografia minorile. Contro di loro c’è la denuncia dei genitori della vittima, che si sono rivolti alla magistratura dopo che il figlio ha infine trovato il coraggio di aprirsi con mamma e papà. Ma c’è anche la testimonianza firmata del Superiore provinciale dei Salesiani, che ha scelto di non coprire quanto avvenuto, ma ha anzi raccolto dai protagonisti degli episodi una sorta di confessione che ha voluto mettere per iscritto.

Il ragazzo  frequenta da sempre l’oratorio. La primavera scorsa, su suggerimento di un amico, si rivolse a un educatore trentenne del centro giovanile, componente del consiglio pastorale, per avere un confronto sui temi della sessualità. Stando alla denuncia, una mattina l’educatore approfittò di un’indisposizione che aveva tenuto il ragazzino lontano da scuola, e andò a trovarlo a casa sua in assenza dei genitori.

Cosa avvenne quel giorno, Marco (nome di fantasia, ndr) riuscì a raccontarlo ai genitori solo un paio di mesi fa. Con la scusa di parlarne facendo un gioco, l'educatore avrebbe abusato del ragazzo. Poco tempo dopo, Marco, mentre era al mare col centro giovanile, pensò di trovare aiuto rivolgendosi a un sacerdote, anche lui trentenne, che l’anno prima era stato per qualche tempo ad Arese e che era diventato per lui una sorta di padre spirituale. 

Ma, stando alla denuncia, il don si sarebbe rivelato persona di tutt’altra specie. Prima avrebbe cercato di persuaderlo della “normalità” di quanto Marco aveva dovuto subire dall’educatore. Poi, dopo averne chiesto l’amicizia su Facebook, gli avrebbe rivolto inviti a partecipare a incontri a sfondo sessuale anche con altre persone, e infine chiesto e ottenuto dal ragazzo un reciproco scambio di foto delle parti intime.

La storia che venne riferita anche al Superiore provinciale dei Salesiani, che a novembre convocò educatore e sacerdote. Entrambi sono stati sospesi e le loro ammissioni al superiore figurano in una testimonianza agli atti dell’inchiesta. L’indagine, che vede i protagonisti indagati per violenza sessuale e il sacerdote anche per pornografia minorile, è coordinata dal pm Cristian Barilli. I genitori, nella denuncia, hanno ricordato che in parrocchia c’è chi ha tentato fino all’ultimo di convincerli a non rivolgersi alla Procura.