Processo Open Arms, l'avvocato: "Decise il governo, ma qui c'è solo Salvini"

Il legale Giulia Bongiorno chiede il non luogo a procedere. "Salvataggi in mare? Immigrazione clandestina. Come disse Toninelli"

Enrico Letta con Oscar Camps, il fondatore di Open Arms

Enrico Letta con Oscar Camps, il fondatore di Open Arms

Palermo - Si è conclusa con la richiesta del non luogo a procedere nei confronti dell'ex ministro Matteo Salvini l'arringa difensiva dell'avvocato Giulia Bongiorno, legale del senatore della Lega nel processo "Open Arms". Che ha concluso così l'arringa: "La difesa della patria e delle sue leggi non limita i diritti delle Ong. Ma solo le scelte contro le regole. Né legge né diritto internazionali prevedono il rifiuto del pos perché sgradito''. Il leader del Carroccio è accusato di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio.  L'udienza è sospesa fino alle 15, successivamente il gup Lorenzo Jannelli, si ritirerà in camera di consiglio per decidere se accogliere la richiesta della difesa o rinviare a giudizio

E‘ iniziato alle 9.30 a Palermo, nell‘Aula Bunker dell‘Ucciardone, l‘intervento della difesa. L‘ex ministro degli interni nel dibattimento è accusato di sequestro di persona aggravato e omissione di atti di ufficio, relativamente al blocco della nave della Ong Spagnola, Open Arms, con a bordo 147 migranti, risalente ad agosto. A condurre l’arringa, l'avvocato Giulia Bongiorno. “Salvini - ha esordito - è stato ritenuto colpevole di tutto. Il comandante di Oper Arms ha rifiutato di sbarcare migranti a Malta, ha rifiutato numerosi aiuti da altri natanti, ha rifiutato di essere scortato in qualsiasi porto spagnolo, ha rifiutato di essere accompagnato in porti spagnoli”. 

 “Eppure - ha precisato - qui l’imputato è solo Salvini . Lui risponde di sequestro di persona, anche se la nave ha bighellonato per giorni. C’è una visione salvinocentrica. In questo processo c’è un errore basilare, è come valutare questo processo guardando dal buco della serratura: non si riesce a ricostruire il complesso. In questo processo dovremo analizzare la scatola nera, cioè il diario di bordo della nave che ci fa capire quanto successo e che abbiamo voluto tradurre”.  Poi l’attacco agli ex alleati di Salvini: “Il divieto di ingresso in acque italiane firmato dai ministri Salvini, Toninelli e Trenta. Ma qui è presente solo Salvini".

"Il provvedimento del primo agosto - dice Bongiorno - scatta anche perché ‘era chiaro quanto successo‘ nei giorni precedenti. Ovvero cambio di destinazione, cambio di rotta, rifiuto della collaborazione di Malta, tensioni a bordo. Voglia di puntare solo l‘Italia. Mentre il capitano di Open Arms, all‘epoca, era indagato proprio per le sue condotte. Per il pm, ricorda l‘avvocato Bongiorno, l‘atteggiamento del comandante era reato ‘perché costringe uno stato sovrano ‘ad accettare una condotta‘‘. L‘avvocato Bongiorno ricorda anche il rischio di infiltrazioni di soggetti pericolosi a bordo, come peraltro successo in passato. ‘‘Il divieto di ingresso vuole prevenire situazioni come queste. Il divieto non era inventato! A bordo potevano esserci soggetti pericolosi come rilevato anche da alcuni prefetti. La nostra memoria e‘ di 110 pagine perche‘ nelle ricostruzioni ci sono numerosi errori“. 

“Salvini e‘ stato ritenuto colpevole di tutto - aggiunge Bongiorno - Il comandante di Oper Arms ha rifiutato di sbarcare migranti a Malta, ha rifiutato numerosi aiuti da altri natanti, ha rifiutato di essere scortato in qualsiasi porto spagnolo, ha rifiutato di essere accompagnato in porti spagnoli. Eppure qui l‘imputato e‘ solo Salvini. Lui risponde di sequestro di persona, anche se la nave ha bighellonato per giorni. C‘e‘ una visione salvinocentrica. In questo processo c‘e‘ un errore basilare, e‘ come valutare questo processo guardando dal buco della serratura: non si riesce a riscostruire il complesso. In questo processo dovremo analizzare la scatola nera, cioe‘ il diario di bordo della nave che ci fa capire quanto successo e che abbiamo voluto tradurre“.

Infine la tesi più articolata:  “La Open arms prese a bordo dei giornalisti. Non era un naviglio che andava in una destinazione e casualmente salva delle persone. Open Arms prende dei giornalisti a bordo e poi fa zig zag, per fare ricerca. E‘ una attivita‘, e‘ sistematica. Italia informata solo nella tarda serata del 2 agosto - prosegue - dopo alcuni eventi di soccorso e dopo che Malta e Spagna erano gia‘ state informate“.