Milano, 12 aprile 2022 - Liste d’attesa più veloci sia per visite che per prestazioni; investimenti sul digitale per rendere più agile il lavoro dei medici di base; una rete di 218 case e 71 ospedali di comunità per potenziare la Sanità territoriale utilizzando, prima Regione in Italia a farlo, i fondi del Pnrr. "È un grande impegno economico, ma anche e soprattutto una svolta culturale nel campo della sanità", riassume Letizia Moratti, assessore al Welfare e viceepresidente della Regione Lombardia, il lavoro avviato sulla riforma del settore. L’ultima delibera di Giunta, quella sulle liste d’attesa, è stata approvata in mattinata. "Un intervento doveroso e necessario – precisa – i due anni di pandemia e di emergenza ospedaliera hanno acuito il problema. Oggi contenere e riallineare i tempi di attesa non solo è prioritario, ma si presenta anche come un obiettivo di equità sociale". La durata delle liste d’attesa è il neo della Sanità lombarda. "Per questo ho provveduto a far realizzare un monitoraggio di tutte le prestazioni sanitarie, patologia per patologia, struttura per struttura, in modo da avere una fotografia aggiornata e più completa possibile. Grazie a questo sistema già lo scorso anno sono state recuperate 522mila prestazioni ambulatoriali e diagnostiche e oltre 17mila interventi chirurgici". I vantaggi per l’utenza? "I tempi di attesa rispettati secondo gli standard sono passati dal 60 al 75%. L’obiettivo per il 2022 è quello di produrre un volume di prestazioni pari al 110% rispetto a quello pre-pandemico del 2019. Con la delibera appena approvata, dopo l’area sui ricoveri chirurgici oncologici, andiamo a estendere questo sistema di premialità e penalizzazioni a tutte le altre prestazioni chirurgiche e di ricovero, di visita ambulatoriale e diagnostica radiologica". Chi è troppo lento sarà sanzionato? "Non ci devono essere pazienti trattati diversamente perché ricchi, pazienti di serie A o ...
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