Cosa fanno e quanto guadagnano gli scrutatori del referendum del 12 giugno 2022

Tutte le informazioni utili su scrutinatori, segretari e presidenti di seggio in vista dell'election day

Quanto guadagna uno scrutatore? Una domanda che tutti quanti, nei panni di elettori, ci siamo posti almeno una volta nella vita recandoci ai seggi per esercitare il nostro diritto di voto. La legge stabilisce compensi differenti a seconda della tipologia di consultazione (elezioni politiche, amministrative e referendum) e il ruolo rivestito. Per quanto concerne la prossima, il referendum del 12 giugno 2022, i giorni di lavoro sono due, l'election day, domenica dalle 7 alle 23 e il giorno precedente, sabato 11 dalle 16,  a differenza delle elezioni politiche che si svolgono solitamente su tre giorni, due giorni di consultazioni e uno di preparazione. Inoltre in un migliaio di comuni italiani, tra cui 26 capoluoghi di provinica e 4 di regione, si voterà anche per l'elezione del sindaco e dunque agli scrutatori verrà chiesto un impegno maggiore, siano essi scrutinatori, segretari o presidenti di seggio, e corrisposto un compenso più alto.

Scrutatore
Scrutatore

Il guadagno

Venendo alle cifre, per gli scrutatori del referendum il compenso base è 104 euro per segretari e scrutatori che diventa 120 euro laddove si svolgono anche le elezioni amminstrative.  Non solo, per ogni scheda referendaria in più rispetto alla prima, si aggiunge la maggiorazione di 22 euro per segretari e scrutatori e di 33 euro per presidente di seggio, fino a un massimo di quattro maggiorazioni. Essendo cinque i quesiti, segretari e scrutatori percepiranno 192 euro dove si vota solo per il referendum e 208 euro dove si rinnovano i consigli comunali. I presidenti di seggio guadagneranno di più: 262 euro (solo referendum) o 282 euro (anche elezioni amminstrative). Tali somme sono esenti da tassazione e non concorrono alla formazione del reddito. 

Diritti e doveri degli scrutatori

Quanto ai primi, se lo scrutatore è lavoratore dipendente ha diritto a un giorno di riposo per ogni giorno in cui ha lavorato ai seggi. Per contro, lo scrutatore dovrà rispondere alla convocazione fissata per sabato 11 alle 16, quando inizierà l'autenticazione delle schede, e garantire disponibilità per le operazioni di voto dalle 7 alle 23 di domenica 12 e per quelle di scrutinio che inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi e proseguiranno fino a lunedì mattina. Lo spoglio inizierà con le schede del referendum, a seguire quelle per le elezioni amministrative.

Requisiti

Per entrare nell'albo degli scrutatori bisogna essere cittadini italiani, elettori del Comune dove si fa domanda e avere almeno il diploma di terza media. Non possono diventare scrutatori gli appartenenti alle seguenti categorie: dipendenti del Ministero dell'interno, del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e del Ministero dei trasporti; gli appartenenti alle forze armate in attività di servizio; i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti; i segretari comunali; i dipendenti comunali addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali; i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione; i rappresentanti di lista.

Numero scrutatori

La circolare numero 43/2022 del Ministero dell'Interno stabilisce per le consultazioni elettorali e referendarie di domenica 13, in merito alla nomina degli scrutatori, che nei comuni dove si svolge il solo referendum il numero degli scrutatori per ogni ufficio di sezione è di 3 che aumenta a 4 per gli uffici di sezione nella cui circoscrizione si trovano ospedali e case di cura con meno di cento posti-letto o elettori ammessi al voto a domicilio. Gli scrutatori saranno 4 anche nel caso in cui oltre al referendum si voti per le amministrative.

Come si diventa scrutatori: domanda e nomina

La domanda per entrate nell'albo degli scrutatori va inoltrata al proprio comune di residenza. Tra il 25esimo e il 20esimo giorno antecedente quello del voto - in questo caso  tra mercoledì 18 e lunedì 23 maggio scorsi - la commissione elettorale comunale in pubblica adunanza procede alla nomina per ogni sezione elettorale del Comune di un numero di nominativi compresi nell'albo degli scrutatori pari a quello occorrente (3 oppure 4); alla formazione di una graduatoria compresa di scrutatori appartenenti all'albo chiamati a sostituire in caso di rinuncia o impedimento quelli di prima nomina; alla nomina di ulteriori scrutatori scelti fra gli iscritti alle liste elettorali, qualora il numero di quelli compresi dell'albo di cui sopra non sia sufficiente al garantire il funzionamento dei seggi. Il sindaco notificherà agli scrutatori non oltre il quindicesimo giorno antecedente la votazione l'avvenuta nomina: il termine, per l'election day del 12 giugno, scade dunque il 28 maggio. 

Cosa fanno gli scrutatori

Durante le operazioni preliminari appone la propria firma all'esterno delle schede elettorali da autenticare e prepara tutto il materiale occorrente: urne, schede e registri. A voto aperto, identifica ogni cittadino che si presenta ai seggi tramite documento e annota, nell'apposito registro, il numero della tessera elettorale. Contribuisce a garantire la libertà e la segretezza del voto, assistendo il presidente di seggio e il segretario nell'esercizio delle loro funzioni. Rilascia al presidente di seggio il proprio parere in ordine a tutte le difficoltà e gli incidenti che si dovessero sollevare intorno alle operazioni della sezione. A urne chiuse, partecipa allo spoglio delle schede e redige le tabelle di scrutinio. Assite nelle operazioni di spoglio e registrazione il presidente di seggio che nomina tra gli scrutatori un vicepresidente del seggio. 

Pubblico ufficiale Ciascuno scrutatore, al pari del segretario e del presidente di seggio, è considerato pubblico ufficiale durante l'esercizio delle sue funzioni; pertanto gli possono essere ascritti i reati di abuso d'ufficio, concussione, corruzione, peculato e rifiuto e omissione d'atti d'ufficio, oltre ai reati specifici contemplati dalla normativa elettorale.

Impedimento

L'eventuale grave impedimento ad assolvere l'incarico di scrutatore dovrà essere comunicato entro 48 ore dalla notifica al sindaco che provvederà alla sostituzione secondo l'ordine di graduatoria di cui sopra. La comunicazione della nomina in sostituzione va notificata agli interessati non oltre il terzo giorno prima del voto e quindi non oltre il 9 giugno 

Il presidente di seggio

Il presidente di seggio è giuridicamente responsabile, anche penalmente, dello svolgimento delle operazioni di voto. Viene nominato dalla Corte d'Appello competente territorialmente entro 30 giorni prima delle votazioni (in caso di rinuncia direttamente dal sindaco). La legge prevede che il presidente di seggio sia scelto "fra i magistrati, gli avvocati e procuratori dell'Avvocatura dello Stato, che esercitano il loro ufficio nel distretto della Corte stessa e, occorrendo, tra gli impiegati civili a riposo, i funzionari appartenenti al personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, i notai e i vice pretori onorari e quei cittadini che, a giudizio del Presidente medesimo della corte d'appello, siano idonei all'ufficio". Per entrare nell'apposito elenco va presentata domanda lla corte d'appello competente, tramite il sindaco del proprio comune di residenza, entro il mese di ottobre di ogni anno; l'iscrizione è gratuita e dura fino al compimento del 70º anno d'età. A differenza dello scrutatore, il requisito minimo è il diploma di scuola superiore. Restano fermi gli altri requisiti e le altre limitazioni valide per lo scrutatore

Segretario di seggio

Il segretario di seggio viene scelto tra scrutatori dal presidente di seggio. Requisito minimo diploma di scuola superiore. Il suo compito è quello di assistere il presidente di seggio nello svolgimento delle sue funzioni, partecipando a tutte le altre operazioni antecedenti, contemporanee e successive al voto.