Draghi presenta il Recovery in Parlamento: "In gioco il destino dell'Italia"

Il premier: potremo disporre di 248 miliardi di euro, no a ritardi

Premier Mario Draghi

Premier Mario Draghi

Roma - Il premier Mario Draghi ha presentato alla Camera il Piano italiano per il Next generation e il Recovery plan con cui l'Italia si candida a ricevere i fondi necessari a ripartire dopo la pandemia. Il presidente del consiglio ha illustrato i progetti di riforma e le richieste di finanziamento elaborate dal consiglio dei ministri sabato notte che verranno presentate a Bruxelles venerdì 30 aprile. Il passaggio alle Camere si concluderà con la presenza di Draghi domani alle 15 al Senato. 

"Nell'insieme dei programmi che presento oggi c'è anche il destino del Paese. Non è solo una questione di reddito, lavoro e benessere, ma anche di valori civili e ideali che nessun numero e nessuna tabella potrà mai rappresentare" sottolinea il premier Mario Draghi, citando poi anche Alcide De Gasperi. "L'opera di rinnovamento fallirà se in tutti i centri non sorgeranno delle persone pronte a sacrificarsi per il bene comune". Il piano, spiega il Presidente del Consiglio, ha visto la partecipazione nella sua formazione di associazioni e anche enti locali.

Il Piano

Tre gli obiettivi principali del Piano: il primo con un orizzonte temporale ravvicinato risiede nel porre rimedio alle mancanze causate dalla situazione pandemica, quello con una prospettiva di medio termine per porre rimedio a disparità di genere, basso investimento di capitale umano e fisico, disparità territoriale, infine una compiuta rivoluzione ecologica. Sei le missioni, monitorabili su una piattaforma elettronica, i cui progetti mirano ad affrontare tre nodi fondamentali: colmare disparità regionali tra Mezzogiorno e centro-nord, le disparità di genere, sostegno dei giovani. Il Governo stanzierà altri 30,6 miliardi di euro, oltre quelli europei. "Entro il 2032 saranno stanziati altri 26 miliardi per opere come la linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria e l'attraversamento di Vicenza per l'alta velocità Milano-Venezia - spiega Draghi -. Nel complesso potremo disporre di 248 miliardi di euro, a cui si aggiungono quelli disponibili dal programma React Eu entro il 2023. Sono altri fondi per ulteriori 13 miliardi. I progetti verdi sono il 40% del totale, quelli digitali il 27%. Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno, ovvero il 40%. Forte lotta alla disparità di genere e grande sostegno ai giovani. Nel 2026 il pil sarà di 3 punti percentuali superiore, l'occupazione aumenterà del 3,2%. Si potrà crescere anche di più se riusciremo ad attuare riforme efficaci". "L'attuazione delle riforme è appannaggio delle Regioni, il controllo è del Ministero, la cabina di regia sarà del Consiglio - prosegue -. Regioni ed enti locali sono responsabili di quasi 90 miliardi di euro di investimento, circa il 40% del totale".

Le missioni

La prima: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. Le risorse sono di 40 miliardi di euro.Obiettivo è digitalizzazione e innovazione delle imprese. "Vogliamo che dal 2027 le nostre ragazze e i nostri ragazzi possano avere accesso alle migliori esperienze educative ovunque esse siano in Italia, vogliamo permettere alle donne imprenditrici di realizzare i loro progetti, vogliamo che le imprese possano svilupparsi, che le persone più sole e più vulnerabili possano essere assistite nel modo più tempestivo e migliore possibile. Vogliamo velocizzare l'uso della tecnologia per dare eque opportunità a tutti". Rilancio della cultura e del turismo: interventi di valorizzazione di siti storici e culturali per migliorare la capacità attrattiva, la sicurezza dei luoghi.

La seconda missione: rivoluzione verde. Si occupa di transizione energetica, mobilità sostenibile, risorse idriche, inquinamento. La dotazione economica è di quasi 70 miliardi di euro, la più cospicua delle missioni. Utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Per il Superbonus sono presenti oltre 18 miliardi, misura finanziata sino alla fine del 2022 con estensione al 2023 solo per le case popolari. "Non c'è alcun taglio rispetto al Governo precedente" sottolinea il premier. 

Terza missione: ammodernamento e completamento della rete ferroviaria, messa in sicurezza dell'intera rete. Previsti anche interventi per mgilioare la sicurezza di ponti e viadotti.

Quarta missione: ricerca ed educazione. "I progetti intendono sostenere la ricerca e favorire la sua integrazione col sistema produttivo e sostenere l'educazione lungo tutto il percorso educativo" illustra Mario Draghi. Previsto il cablaggio interno di circa 40mila edifici scolastici. A questa missione sono dedicati quasi 32 miliardi di euro.

Quinta missione: politiche attive del lavoro e della formazione. I fondi sono di 22 miliardi, ma ci potranno essere altri 7 miliardi da React Eu.

Sesta missione: riguarda la salute. "La pandemia ha confermato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale. I progetti hanno l'obiettivo di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio e modernizzare l'accesso ai servizi sul territorio da parte di tutti" dichiara Draghi. Previsto un significativo incremento del servizio di assistenza domiciliare. Si torna quindi a parlare del Fascicolo elettronico e della ricerca scientifica, due temi particolarmente caldi anche per la mancanza di risorse. "Vogliamo che i nostri anziani possano essere messi nelle condizioni di mantenere o riguadagnare la maggiore autonomia possibile. Non possiamo di certo dimenticarci di loro" sottolinea.

Le donne e i giovani

"Il Piano interviene sulle molteplici dimensioni delle disparità di genere. Entro il primo semestre 2021 vogliamo lanciare il piano pe: 4,6 miliardi destinati a scuole materne e servizi per cura all'infanzia. Il Piano prevede 400 milioni per incoraggiare l'imprenditorialità femminile e stanzia un altro miliardo per sostenere le studentesse. E' un piano che incentiva la famiglia e il sostegno alla natalità" spiega Draghi. Per mettere i giovani in condizione di formare famiglie dobbiamo rispondere alle richieste di un welfare adeguato, una casa e un lavoro. "Per ridurre la percentuale di anticipo del mutuo - illustra - è necessario fornire ai giovani una garanzia statale". Servizio civile: saranno stanziati 650 milioni di euro. "Ribadiamo la centralità dello sport nel percorso formativo dei ragazzi e delle ragazze: il Piano dedica un miliardo di euro alle strutture sportive - sottolinea il Premier -. Più in generale i giovani sono il centro di tutto il piano".

Disabilità

"Previsti diversi interventi per favorire un miglioramento della mobilità. Previsto un investimento straordinario per il miglioramento di assistenza e servizio sanitario sul territorio. Si prevede inoltre un programma per migliorare l'accettazione della disabilità"

Il sud

"Il potenziale del sud in termini di sviluppo, competitività è alto. Non è una questione di campanili: se cresce il sud, cresce l'Italia - afferma Mario Draghi -. Sono 23 i miliardi destinati al sud. Stimiamo che l'incremento nei prossimi anni del pil del sud sarà pari a una volta e mezzo l'aumento di quello nazionale". 

Le riforme

Previste nel Piano la riforma della giustizia - "I ritardi nei processi sono eccessivi, creeremo l'ufficio del processo. Diamo definitiva attuazione al processo telematico. Vogliamo ridurre i tempi del 40% per il settore civile e almeno del 25% per quello penale" -, quella della Pubblica amministrazione, semplificazione delle norme in materia di appalti, abrogazione delle norme che frenano la concorrenza. "Dobbiamo impedire che i fondi finiscano soltanto ai monopolisti" afferma il Presidente del consiglio. "Vogliamo agevolare l'attività di impresa in settori come la tecnologia. Il Governo rafforzerà i meccanismi di regolamentazione e protezione sociale. Sono certo che l'interesse del Paese prevarrà sulla corruzione e sugli interessi precostituiti. Non è cieco ottimismo, ma fiducia nel mio popolo".

Le reazioni

Per il ministro degli Esteri Di Maio "Tutti insieme come forze politiche e come cittadini italiani dobbiamo essere compatti nel sostenere questo programma" del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "L'approvazione in Cdm è stato un grande segno unità di questo governo che è nato per affrontare una crisi pandemica ed economica senza precedenti, e lo stiamo facendo con determinazione con compattezza e per migliorare la qualità della vita degli italiani" colpita duramente dal Covid, ha aggiunto.

Ma se sul piano la maggioranza fa quadrato, nonostante qualche distinguo sulle misure di bandiera dei partiti, restano le frizioni sulle misure anticovid. Ieri Enrico Letta aveva chiesto chiarezza a Matteo Salvini, dopo la decisione del Carroccio di astenersi in Consiglio dei ministri sulle misure per il contrasto al Covid-19: "Non può succedere di nuovo che un partito dentro la maggioranza non voti. Chi lo fa deve tirare le conseguenze, chi non vuole stare al governo non deve stare al governo" ha detto il segretario dem.

Oggi il leader leghista gli risponde: "Ho tutta l'intenzione di stare dentro il governo, per le nostre idee e le nostre battaglie, anche se qualcuno ci vorrebbe fuori, come il Pd di Letta. Basta che Letta non provochi continuamente, come sta facendo parlando di ius soli, di immigrati, chiedendo che Salvini vada a processo". Ma sul coprifuoco Salvini non demorde e spiega di aspettarsi "il prossimo decreto entro metà maggio. Se i dati scientifici continueranno ad essere positivi la riapertura delle attivita' economiche, sociali, culturali, dovra' essere totale, con l'azzeramento del coprifuoco. Spero che qualcuno non dica di andare avanti fino a giugno e luglio".