Qatargate, Antonio Panzeri e la figlia Silvia: sequestrati 240 mila euro su conti correnti

Congelati conti anche a Luca Visentini e Francesco Giorgi

Bergamo, 23 dicembre 2022 - Il gip di Bergamo ha congelato con un decreto di sequestro preventivo, su richiesta della Procura che ha dato esecuzione ad un ordine di investigazione europeo della magistratura belga nell'indagine sul Qatargate, sei conti correnti intestati ad Antonio Panzeri, alla figlia Silvia, all'ex segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini e a Francesco Giorgi, ex collaboratore dell'ex eurodeputato Panzeri. In particolare, come comunica in una nota il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, sono stati bloccati circa 200mila euro su un conto di Silvia Panzeri e 40mila euro su uno del padre.

Conti bloccati

In una nota il procuratore Chiappani spiega che "in data odierna, su delega della Procura della Repubblica di Bergamo, i militari della sezione di pg della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Bergamo che dispone il congelamento e il sequestro preventivo di sei conti correnti intestati a Pier Antonio Panzeri, Silvia Panzeri, Luca Visentini e Francesco Giorgi". A tale proposito, spiega ancora Chiappani, "si evidenzia che sono stati rinvenuti" e bloccati "oltre 40mila euro riferibili a Panzeri e circa 200mila euro riferibili a Silvia Panzeri".

La richiesta di Bruxelles

Questa attività "è scaturita dalla richiesta di assistenza giudiziaria internazionale emessa dal giudice istruttore presso il Tribunale di prima istanza di Bruxelles che sta procedendo per i delitti di corruzione pubblica, associazione per delinquere e riciclaggio di denaro". Il sequestro dei conti deriva dalla richiesta di congelarli da parte della magistratura belga e non rientra, dunque, nell'ambito di un procedimento autonomo della Procura bergamasca. La Gdf nei giorni scorsi aveva trovato e sequestrato somme in contanti nella casa di famiglia di Panzeri nella Bergamasca (17mila euro) e in quella di Abbiategrasso di Francesco Giorgi (20mila euro). Inoltre, era stata acquisita, sempre su input dei magistrati belgi e su disposizione della Procura di Milano, documentazione su sette conti correnti riferibili a Panzeri, alla figlia, a Giorgi e a Visentini. Le carte sui conti sono state trasmesse in Belgio e, poi, dalle autorità di Bruxelles è arrivata in Italia la richiesta di bloccarne alcuni. Oggi è stata data esecuzione a quella istanza. 

Sequestri anche per Giorgi e Visentini

La sezione di polizia giudiziaria della Gdf di Milano ha 'congelatò oggi anche tre conti di Luca Visentini, l'ex segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, anche lui arrestato il 9 dicembre ma poi rilasciato nell'inchiesta belga sul Qatargate, e uno intestato a Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili, l'ex vicepresidente del Parlamento europeo, ora in carcere, come lui, a Bruxelles. Su questi ultimi quattro conti, da quanto si è saputo, sono state trovate cifre anche di molto inferiori ai 40mila euro trovati su quello di Panzeri, in alcuni anche solo poche migliaia di euro.

La normativa europea

Nel provvedimento del gip di Bergamo, che ha disposto i sequestri, non vengono fatte valutazioni nel merito delle accuse, ma si richiama l'applicabilità della normativa europea e in particolare dell'ordine di investigazione europeo, trasmesso dal giudice istruttore di Bruxelles che ha chiesto di congelare quei conti. Ci sono solo le valutazioni giuridiche sulle norme interne a fondamento dei sequestri e sulla competenza territoriale. Anche se i conti di Visentini e Giorgi sono aperti su banche diverse rispetto a quella dei Panzeri, la competenza della magistratura di Bergamo al sequestro complessivo è legata ai conti con la maggiore consistenza, ossia quelli della famiglia dell'ex europarlamentare, accesi nella Bergamasca.