Draghi al vertice Nato: dagli Usa avremo nuovi soldati e un sistema di difesa antiaereo

Per quanto riguarda le tensioni con la Russia, secondo il premier non c’e’ il rischio di escalation: bisogna essere pronti ma ad oggi non registriamo emergenze

Roma - Gli Stati Uniti invieranno in Italia altri 70 soldati e un sistema di difesa antiaereo. Lo ha chiarito il premier Mario Draghi, parlando a margine del vertice di Madrid, a proposito dell’annuncio di Joe Biden di una maggiore presenza militare americana in Europa e anche in Italia. “Per quanto riguarda l’Italia - ha detto - si tratta di 70 militari americani in più e di un sistema di difesa antiaerea. Dal ministro della Difesa mi viene descritto come un assestamento che era già in programma. Il sistema di difesa aerea certo deve andare a rafforzare il fianco orientale della Nato.

“Per quanto riguarda l’Italia, il sistema di difesa antiaerea: mi viene descritto dal ministro della Difesa come un assestamento gia’ in programma”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a margine del summit Nato, risponde alla richiesta di un chiarimento sull’annunciata aumento della presenza militare Usa in Italia. “Certo, il sistema di difesa aerea deve rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza”. Ad ogni modo, “non c’e’ il rischio di un’escalation: bisogna essere pronti ma a oggi non vediamo il rischio di un’escalation”.

 "Le forze che saranno mandate in Bulgaria e Ungheria sono di circa duemila soldati, 8mila sono invece di stanza in Italia, pronti eventualmente fosse necessario, ha aggiunto Draghi in un riferimento all'ipotesi che l'Italia contribuisca alla forza di reazione rapida della Nato con diecimila uomini. "Un po' di fatica è stata fatta per arrivare a diecimila uomini - ha spiegato ai giornalisti -Noi abbiamo assunto il comando Nato un Bulgaria, aiutiamo anche la Romania e c'è un pattugliamento aereo anche dei Baltici in corso già da vari mesi".

Questo il contributo italiano alle forze di reazione rapida Nato nell'Europa dell'Est a fronte del conflitto russo-ucraino. "Un po' di fatica - ha spiegato Draghi - e' stata fatta per arrivare a 10mila uomini. Noi abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria, aiutiamo anche la Romania e c'e' un pattugliamento aereo dei Baltici in corso da diversi mesi'.