Lombardia, i dem: "la via giusta per le regionali". Ma la Lega: a noi nove sindaci in più

Risultati inattesi anche per il segretario Peluffo: cresciamo, Lodi un modello. Salvini: i nostri dati sono positivi

Lo spoglio

Lo spoglio

Milano - A Lodi il centrosinistra fa il colpaccio e vince al primo turno con il candidato sindaco Andrea Furegato (56,7% a scrutini ancora il corso), sostenuto da Pd, M5S e 6 liste civiche. A Monza e a Sesto San Giovanni, invece, sono in vantaggio i front runner del centrodestra, i primi cittadini uscenti Dario Allevi (47,9%) e Roberto Di Stefano (49,4%), ma il risultato finale sarà deciso nel ballottaggio del 26 giugno. A Como il posizionamento delle coalizioni si inverte: la candidata di Pd, Verdi e 3 liste civiche Barbara Minghetti (37,7%). Alle sue spalle se la giocano il civico Alessandro Rapinese e il centrodestra di Giordano Molteni. Queste le quattro sfide più attese delle elezioni amministrative in Lombardia. Ma per fare il punto finale sui 127 Comuni al voto in regione bisognerà aspettare altri 15 giorni.

Qualche indicazione politica interessante, in ogni caso, è già emersa ieri a fine scrutinio. Neanche il Pd lombardo, alla vigilia del voto, si aspettava che il giovane Furegato, laureato in Economia in Cattolica, dipendente di una banca, cintura nera di judo, già consigliere comunale di Lodi, riuscisse a conquistare la città al primo turno e a strapparla alla coalizione sovranista-moderata. Sara Casanova, sindaco uscente, ferma al 42%, non nasconde la delusione: "La democrazia è fatta di alternanza. Il giudizio dei lodigiani, su di noi, è stato estremamente negativo. Perdere al primo turno come amministrazione uscente è molto pesante". A Monza il forzista Allevi, con il 47,9%, non riesce a riconfermarsi subito e al ballottaggio dovrà provare a sfatare una tradizione sfavorevole: nella città brianzola nessun sindaco è mai stato rieletto per un secondo mandato. A Sesto il leghista Di Stefano ha sperato per qualche ora di riuscire a vincere al primo turno, ma ha solo sfiorato la riconferma. Il suo rivale del “campo largo’’ di centrosinistra Michele Foggetta (38,2%) nel tardo pomeriggio ha esultato come se avesse vinto, perché i favori del pronostico erano tutti dalla parte di Di Stefano: "Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo: arrivare al ballottaggio. Ora si riparte dallo 0 a 0 e in queste due settimane ribalteremo il risultato".

Il segretario lombardo del Pd Vinicio Peluffo è soddisfatto: "Il centrosinistra in Lombardia cresce rispetto al centrodestra. A Lodi la scommessa più audace, un laboratorio politico nuovo, un test nazionale. La sfida vinta dimostra che abbiamo avuto ragione. Questa vittoria è la via da percorrere per le prossime regionali. L’avviso di sfratto a Fontana è già stato spedito. La Lombardia non vuole più questa Lega". Il leader del Carroccio Matteo Salvini la pensa diversamente: "Positivi i risultati della Lega in Lombardia: da stasera (ieri, ndr) amministriamo nove nuovi Comuni. Buon lavoro a tutti loro e ai nostri sindaci confermati". Linea ribadita dal segretario lombardo Fabrizio Cecchetti.